"Due tappe"
Cena veloce da Pastarito
e poi cinema, a vedere
"L'età barbarica".
Il tutto per affrontare
il secondo appuntamento
con il tipo conosciuto
martedì sera: A.
Quello normale,
a cui piace il calcio,
che gioca con i nipoti,
che lavora,
separato.
Esattamente come
la prima sera
mi piace a tratti.
Parla molto,
e non riesco a prendere spazio.
e quando ci riesco
partlo solo di "ricordi"
o di "rotture da lavoro"
o della mia famiglia.
Sembro una nostalgica,
una che vorrebbe tornare indietro
nel tempo e fare scelte diverse.
Questo sembro.
O almeno credo.
Nel frattempo lo guardo, lo
ascolto, ammiro il suo sorriso,
ma gli occhi hanno qualcosa che non mi piace...
NOn so cosa di preciso e infatti con gli
occhiali sta meglio...
Arriaviamo sotto casa
e meno male che fa freddo:
lui è in moto e io sto morendo di freddo.
Doppio bacetto e un "ci riviamo presto?!"
ed il suo "Sìsì"
e via ... scappo al cancello
per rientrare a casa.
Sono contenta che non mi abbia baciata.
Non mi andava che lo facesse.
Sono indecisa
perchè è uno normale.
Ma non mi piace.
E non posso farmelo piacer per forza
solo perchè è normale.
No?
magari lo vedo una terza ed ultima volta...
ma proprio per essere sicuri che non è "lui"...
L'altro A, quello incontrato diverse volte
ma con cui ho scambiato solo tenere effusioni (o anche meno)
l'ho liquidato. L'altra sera, quando l'ho visto.
Anche lui era normale, e ho cercato di essere
sicura che non mi piacesse.
ma lo sapevo già che non mi piaceva
nel modo giusto.
Io lo so cosa mi accade
se mi piace uno.
Non ho incertezze.
O almeno così mi è successo un paio di
settimane fa in un paio di occasioni...
Lo so che il mio soprannome è incertezza...
Ma... masticazzi?
^____^
Ultima cosa.
Ho terminato "IL cacciatore di aquiloni".
A tutti quelli che mi hannno detto che è bellissimo
faccio una bella prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!!!
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