23.5.09

"Ieri e oggi"

Ieri sera "giochi con frontiere"...
:))))

Sono contenta d'essere riuscita a fare esattamente quello che volevo...
Mi becco, in questi casi, che sono un soggetto, che sono strana,
che non mi lascio andare, ecc ecc... ci sono quasi abituata...
Interessanti argomenti di discussione, anche se andrebbero approfonditi...
nei modi e con i tempi giusti, ovvio, che sembra non ci siano mai...
Prevedibile anche il risultato finale: 0-1
...se sapeva...
ma prevedo (se ci saranno altre discussioni, punteggi ben più a mio favore...

Tutto sta a vedere se la discussione interessa all'interlocutore
e se visto ieri sera ha deciso di lasciar stare perchè "non ne vale la pena"...
... perchè oddio... "unattimino" sono stata pesante... ma mi sono fatta perdonare eh???!!!

Ma non ho fretta.

Un pensieri si insinua, dettato da una certa assenza "casuale".
Per ora, lascia il tempo che trova.

Stamattina invece ho giocato la sfida al Circolo.
Ad un certo punto mi si è proprio spento il cervello.
Incredibile. a me e in un momento del tutto fuori luogo.
Inizio le grida, gli smadonnamenti,
le parolacce, vorrei che tutti pensassero male di me,
e probabilmente ci riesco.

In più l'inferno del "non sarai mai più come eri"
e l'inferno del "come complicarsi la vita apposta".

Mi veniva da piangere.
Mi è venuto da piangere tre o 4 volte.

L'interno coscia che mi strusciava, come mi accadeva 20 anni fa,
i nervi a fior di pelle, il voler scomparire e sprofondare,
il vedere le cose che fai e essere disperata... perchè non le fai sempre...

All'inizio ero concentrata:
giocare lungo, e se possibile pressare.
Non so bene come, ma ho vinto il primo set.

Poi, fine, off, stop ai giochi.
ho perso tanto a poco, completamente fuori di me.
Dimentica del prendere la palla mentre sale, dimentica del guardare la palla fino all'ultima,
dimentiuca del giocare profondo,
tiravo palle fuori dai corridoi laterali...
...

Fai cose mai fatte e ne fai alcune ...
ho tirato un rovescio incrociato a tutto braccio
che non ho voluto neanche sapere se entrava.
Ho visto il mio braccio come quello di Federer che sbraccia
e accompagna in allungo...

Dopo che sei dio, come fai a giocare?

E infatti ecco lì: rovescio in back che non so come cazzo e dove cazzo va...
le voleè di approccio che mando a rete...
il cazzo del culo che mi pesa un quintale e le palle alte di rovescio
non ce la faccio ad alzarmi...

Una tortura.
Un inferno.

Mentre ero lì pensavo:
ecco, adesso che mi vedono così pippa, vorranno sfidarmi tutti.
Oppure: ma come? dicono che è forte...
Oppure: è la solita donnina che non prende le smorzate...

Io le prendo le smorzate cazzo..
sarò una delle poche donne a correre bene in avanti e laterale...
Merda...

O tiravo le mazzate, con l'impugnature clava,
o sbagliavo clamorosamente...

certe volte, uno dovrebbe solo darsi una sberla.
darsi una autocapocciata.
O avere qualcuno che te la dà la capocciata.

Perchè ti deve dire che non sei dio,
che non lo sie mai stata. e che mai lo sarai.

E' solo che oggi stavo giocando bene.
e davvero mi sembrava di giocare bene,
al di là del punteggio...
ma poi mi sono spenta...
perchè mi sono autocondizionata.

Certe volte penso che forse è meglio lasciar stare.
Che chi ha fatto il tennis in un certo modo, come l'ho fatto io,
che ancora mi ricordo certe partite fatte, certi allenamenti,
è meglio che non ci provi neanche a farlo a livello amatoriale.
perchè è solo una tortura.

ADesso gioco con le racchette di mio fratello che
il dritto mi parte bene (ma solo con la presa-clava).
Il rovescio in top e in backspin non so mai dove cazzo la mando.

La mia Rossignol mi aiuta, specie nei momenti di difficoltà.
La Prince va bene solo quando vinci.

Racchette di merda.

Io gioco bene al volo e ho ho fatto punti stupendi...
anche l'altro ieri, no: mercoledì, vedessi come riuscivo
a scegliere il momento giusto per avanzare e fare una
bella voleè di approccio...

ma perchè ad un certo punto non sono più andata avanti?
opppure ... boh...

lasciamo stare...

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