"Tornare in sè"
Scrivere il diario,
parlare con le mie amiche
mi ha aiutata.
In più, sto leggendo delle cose
di studio
che sto usando
per
tornare in me.
Sì,
perchè ero uscita.
Ero così concentrata su S
e su ciò che fa, che ero fuori
di me.
"Fuori di me"
anche dalla rabbia.
Lo sono ancora.
Non è che siano
scomparsi
rabbia, pensieri,
insulti.
Ci sono ancora.
Ma sono tutte cose
dirette fuori di me.
E lasciano il tempo che trovano.
Capito che
non posso in nessun modo
cambiare il mondo esterno,
l'unica cosa
su cui ho potere
è lavorare su di me.
sui miei pensieri.
E così sto tornando
al mio lavoro di qualche tempo fa.
Tornare ad identifiicare
i miei pensieri
... fermarmi..
rallentare.
Riuscire a fermarmi
prima di reagire
e modificare ciò che voglio dire
nel senso costruttivo
e non distruttivo.
Riuscire a non dire parolacce,
ad esempio.
Una cosa così semplice
come sai
per me è difficilissima.
Io adoro trasgredire
dicendo le parolacce.
Mi escono
perchè io voglio dirle.,
voglio che il mondo pensi male di me.
perchè sono stanca di ingraziarmelo continuamente.
fermarsi
prima di dirle
è un passo.
Potrebbe essere il più facile
tra i tanti fattibili.
Torniamo all'abc
del mio comportamento.
Già aver fatto queste poche riflessioni
mi rende più serena.
Meno impotente.
meno piccola.
Lavoro su di me.
Sono l'unica su cui
posso lavorare.
L'unica.
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