"Trottola libera"
Domenica scorsa ho portato Trottola,
il mio coniglietto ariete femmina,
al parco della Caffarella.
Le ho infilato il suo guinzaglio,
ho agganciato la prolunga,
l'ho infilata dapprima nella gabbieta
da "asporto"
e poi adagiata sull'erba.
Ci siamo cercati, io, Mister X e lei,
un anfratto, un posto solitario,
in cui sapevamo che Trottola
non sarebbe stata preda di alcun cane a passeggio
(liberi e senza museruola).
Era da oltre 2 anni che non la portavo lì.
E questa cosa forse l'ho anche commentata qui,
su questo blog.
Allora, sebbene avesse la gabbia aperta,
non si decideva ad uscire.
la immortalai anche in qualche foto "epica"...
Domenica non è che sia stata un esempio di coraggio,
ma devo dire che è stata un tantinello più coraggiosa.
Soprattutto una cosa ho notato:
la sua capacità innata di trovare rifugio sotto
alberi e fratte, era istintiva più che mai!!!
Chi mi dice che ormai a forza di stare rinchiusa
in casa ha perso la sua natura sbaglia...
NOn è un animale domestico e mai lo sarà!
Si nascondeva non perchè coniglio,
ma perchè al riparo da animali rapaci
di cui sono "naturalmente" vittime.
E da cui sono naturalmente portati a nascondersi.
per cui, individuata una grossa macchia di fratte,
si andava a nascondere sempre la sotto.
La portavo lontano da lì
e lei puntualmente
ritornava alla "base".
Il libro "La collina dei conigli"
mi ritorna in mente
di sovente
per la sua leggerezze narrativa,
per gli insegnamenti che da,
ma anche per le "indicazioni" sui conigli...
:D
Buon marecoledì!
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