18.4.08

"Tanto tempo fa..."

Ero molto amica di un ragazzo.
Forse era il mio unico amico.
Forse è stato il mio primo Amico.
Ci siamo solo scritti però, con carta e penna.
per tanti anni.
Ad un certo punto mi confessò
che aveva cercato di uccidersi.
Lo "sgridai", per l'assurdità del suo gesto
e per la motivazione, che non mi sembrò
"adeguata"...
nelle lettere successive non capii più cosa
gli stesse succedendo.
Si uccise.
nel garage, in macchina, collegando il tubo
del gas di scarico ad un tubo, immesso nell'auto.

Andai al funerale, ma all'epoca
per o suicidi non c'era funerale e benedizione.
forse c'era solo "fossa comune".
La famiglia affranta da quest'ulteriore
dolore...

Inviai tutte le nostre lettere alla famiglia.
Non ebbi più loro notizie.
Non ho dato più miei notizie.

Oggi, sono stata al funerale di un mio collega.
Che si è ucciso.
Oggi la Chiesa perdona.
Funerale e benedizione.

Mi sono commossa in due occasioni:
e non credevo di commuovermi, perchè certe volte
non mi sento capace di provare emozioni,
di condividerle.

Mi sono emozionata quando ho visto la Chiesa piena.
Piena.
Piena.

E quando a terra, vicino alla bara, ho visto i fiori.
Ce n'erano tantissimi.
Tantissimi.

Quanto amore.

Quanto amore circondava questo ragazzo
eppure s'e' ucciso.
Era solo.

Ma forse non c'e' amore, o amicizia,
o parentela, che riesca a toglierti dalla mente
quel dolore che rende la vita
invivibile.

Eppure quanto amore in quella Chiesa.

Ho rivissuto
per lui
ciò che mi accadde tanto tempo fa...

La vita va avanti.
Ma che schifo.

Schifo.
Forse quell'amore non era "vero".

Schifo.

Anche lui, come il mio amico, era stato lasciato
dalla ragazza.

Non oso neanche immaginare
e non credo ci riuscirei, come stia lei.

Io sono stata di merda per un lungo periodo.
Credo addirittura che i miei problemi
presero spunto dal grande senso di responsabilità
che sentii in quel periodo
perchè credetti di non aver fatto ciò che potevo...
addirittura, quando seppi della sua morte,
mi sentii sollevata.
sì.
sollevata.
perchè il suo peso
era insostenibile.

Lo confesso.

Forse sono io a farmi schifo.
per quel sollievo che provai.

Già...

Non so ancora se mi sono perdonata
per quell'emozione che provai.

1 Commenti:

Alle domenica, 20 aprile, 2008 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ciao Margherita,

non possiamo perdonarci da soli, abbiamo bisogno di un Altro che ci salvi dalla nostra condizione: abbiamo bisogno
di Gesu' Salvatore.

Salvare significa conservare per sempre tutto quello che abbiamo oggi di piu' caro, con una sovrabbondanza inimmaginabile:
"Chi mi segue avra' il centuplo quaggiu' e la vita eterna".

Grazie per la tua bellissima e commossa e coraggiosa testimonianza.

Ti posso dire che nulla e' per niente da quando Cristo si e' incarnato: grazie a Dio!

Anche se sbagliamo (ed io faccio esperienza continuamente del mio essere peccatore) c'e' sempre la possibilita' di
ricominciare: la confessione (e subito dopo la Comunione).

Confessarsi sinceramente al sacerdote (e confessare tutto) e' infatti confessarsi direttamente a Cristo:
tutto quello che si e' "rotto" Lui lo rimette a nuovo!

Perche' Gesu' non aspetta altro che il nostro piu' piccolo gesto d'amore verso di Lui, per donarci Tutto,
per ri-donarci Tutto.

Che possiamo stare con Gesu', ricambiando per quanto possiamo il suo infinito Amore, sempre.

Un abbraccio e ti sono vicino nella preghiera,
R.

 

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