6.6.11

"Spizzichi e bocconi"

Ieri, abbiamo parlato.
Ho esordito dicendogli:
"a me, questa storia che devo trasferirmi
a casa a trinfale, e tanto tu non ci sei lo stesso,
in più mi lasci lì con il tuo pappagallo,
non mi sconfinfera per niente!".

E così abbiamo parlato.
e deciso che:
1) da settembre io vado lì, ma sarà solo per fare una prova:
io, il pappagallo e lui, quando c'e'.
2) stiamo lì qualche mese e poi vediamo il da farsi.

Me ne ero dimenticata
che era una prova.

MI tornava su
(come i peperoni)
solo il fatto che io devo trasferirmi
e che lui tanto non c'e'.

IN pratica io
vado a convivere
con il suo pappagallo
straviziato da lui
e lui non ci sarà.

Ieri ho cercato in tutti i modi
di fargli capire che lui ha allevato
viziandolo nel peggior modo possibile.
e che toccherà a me ri-educarlo.

S è a dir poco diffidente.

E' come se dicessi alla mamma di un
bambino viziato
che il figlio può star bene anche senza di lei.

Lei negherà fino alla morte
che ciò può accadere.

e invece, quando facevo l'assistente ai corsi estivi,
quanti ragazzini viziati
ho raddrizzato?

...

S ha paura che il pappagallo ci farà lasciare.

L'ho tranquillizzato:
io e lui ci lasceremo solo se e quando
non ci ameremo più.

e anche in questa evenienza
non lo so mica se gli consento di lasciarmi!

:)))))

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