20.4.12

"forma e sostanza"

se una Messa è noiosa
allora ha una forma normale,
ma la sostanza c'è: si legge
la Liturgia, ecc ecc...

Ma se una Messa è noiosa
non raggiungerà che pochi
vecchietti e quindi la sostanza
non arriva alle orecchie di nuovi
adepti.

La sostanza allora quale
è davvero?

Ascoltare una Messa
che si fa sentire
o sentire una Messa
che ascolta se stessa e basta?

La sostanza è l'amore,
ma se Gesù è sceso in mezzo a noi
è perchè si è reso conto che lassù
non poteva restare.

La Chiesa allora sta assumendo due vesti: una di vicinanza, dove
il Messaggio viene divulgato con
mezzi "divulgativi", celebranti che hanno il linguaggio
di chi li ascolta.

E poi ci sono celebranti
che invece restano "lassù"
lontani da noisi parlano addosso
o parlano a chi va ad ascoltarli,
ma non a sentirli, con le orecchie
e con il cuore.

L'importante non è il come,
ma il cosa.
Sì, lo so.

Eppure il come per me è importante.

Quando il mio papà parlava in dialetto con la gente che lo votava per farsi capire, anche Gesù e chi lo celebra deve parlare il nostro linguaggio.

Ogni anno Gesù rinasce,
proprio per relativizzare se stesso, che è l'Assoluto...

Sì o no?

Mi sembra che la Chiesa sia divisa
essa stessa tra preti "umani, come Gesù" e vicini a noi e preti "divini, come Dio" ma altrettanto lontani...

Dio mi è adesso
più vicino che mai.

E trovare un luogo in cui
sentirmi in Comunione
per fare la Comunione
è tornato importante nella mia vita, come quando andavo a Messa da Don Angelo a Velletri.

Sento che la mia fede chiama.

Mi chiama.

Allora domenica mattina
andrò in una Chiesa
in cui ci sono ragazzi
che mi hanno detto
che il "carisma" o
vicino alla gente...

Vediamo... Vediamo come starò...

Non voglio allontanarmi da me
per amare qualcosa che è fuori di me, ma avere fede mi aiuta a stare più serena...

Avere fede in Dio non mi risolve
i problemi.
I miei problemi con me stessa dico.

Io devo ancora impararad amare me stessa e solo imparando ad amare me potrò amare anche Dio,
ma io li ho visti i volti delle Consacrate.

Li vedo i volti dei seminaristi.

Hanno raggiunto la pace dei sensi.,
dal loro volto traspare una serenità
lontana dalla terra e lontana da loro
eppure così integrata in loro.

Ho invidiato le consacrate
per quella loro serenità,
ma ho pensato che avessero trovato quella serenità
distraendosi da se stesse.

Io non voglio distrarmi da me.
Anzià io voglio stare
in me.
Porre attenzione al mio dentro.

Sembra difficile,
ma troverò il modo.

Pensavo di parlarne con il mio
assistente spirituale... :)

vediamo...

Sento di essere lungo un processo
e sono solo ai primi passi..se non al primo...

:)

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