19.3.02

Maria grazia aveva quattro anni più di me: una ragazzona che aveva deciso di giocare a tennis un po’ tradi per la sua età, visto che quando iniziò ne aveva circa 20, ma l’impegno che ci mise la portò prestissimo nelle classifiche regionali.
Michela, più piccola aveva, invece, deciso di passare dalla ginnastica artistica al tennis ed insieme a Mariagrazia iniziarono a prendere lezioni ed a fare tornei.
Io sentivo i soci del club che chiedevano loro come fosse andata quella partita o quell’altro torneo e sebbene all’inizio prendessero batoste dappertutto, cominciarono a passare i turni, a vincere tornei…insomma… loro facevano “carriera” ed io no….Giocando contro di loro, perdevo…continuamente… il mio bagaglio tecnico era superato dalla loro preparazione atletica e dalla mentalità agonistica: io era bella da vedere; loro vincevano!

Considera che Mariagrazia e Michela giocavano a tennis dalle 3 alle 5 ore al giorno, tra lezioni, allenamenti, atletica… un continuo… ed io ero la terza, quella che era brava, ma che, a detta del maestro, non si applicava…In realtà venni snobbata dal maestro solo perchè non potevo permettermi le lezioni di tennis…

Così feci la barista per il bar del club e mi potei pagare da sola un corso di tennis agonistico ( mio padre non era d’accordo che io frequentassi altre scuole tennis ) , sulla scia dei successi delle mie due amiche, ma soprattutto perche’ piaceva anche a me e non mi importava dei tornei: giocavo a tennis contro chiunque mi capitasse a tiro: il signorotto di 60 anni che tira tutti stracci, la signora che non ti fa vedere palla perche’ piu’ esperta… chiunque andava bene… bastava che fossi su un campo da tennis e con una racchetta in mano…

Con il passare del tempo Michela lasciò perdere… non ricordo bene per quale motivo e cosi’ io e Mariagrazia iniziammo ad allenarci insieme.
Cambio’ il maestro e ne venne un altro… e tutto cambio’…

Il maestro nuovo, pur essendo considerato uno sfaticato dalla maggior parte degli atleti, ci prese sotto la sua ala protettrice e …gratuitamente…
Io, decisi di fare un liceo che mi permettesse di avere la maggior liberta’ possibile, per cui mi iscrissi all’istituto d’arte…la scuola dei nullafacenti… ma avevo tutti i pomeriggi liberi ed era quello che volevo…

Il maestro ci faceva fare atletica , specifica pe ril tennis, due volte a settimana, per due ore al giorno.
Ci faceva fare di tutto: scatti brevi, resistenza, potenziamento…un massacro… tornavo a casa la sera stanchissima… le partite con maria grazia diventavano sempre piu’ combattute, , ma lei era troppo piu’ forte di me…

E cosi’, mentre lei faceva i tornei, e si classificava, io , per il puro piacere di giocare a tennis, mi allenavo con lei… 4 o 5 ore tutti i giorni, buttata in quel circolo che era la mia casa, la mia vita..nessun ragazzo, nessuna festa…niente mi distraeva da quello che era il mio sogno…

Ormai erano passati gli anni…io avevo 17 anni e Mariagrazia 21…
Lei, tra un allenamento e l'altro, filava con i ragazzi del circolo…
Io vedevo solo palle da tennis… ;-)

A domani,
maggie

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