18.9.03

" Vicoli e parcheggi "

Generalmente, per arrivare in ufficio, la mattina, passo
nei vicoli del centro.
Lavorando praticamente ad un passo dal Pantheon,
non posso fare altrimenti.

O ci arrivo passando da Via del Corso o passando da
Corso Vittorio Enaluele II e poi dirigendomi verso il cemtro.

De facto, tutte le mattine, pur stando io a piedi, becco, puntualmente,
qualche camionista che non riesce a passare tra i vicoli.
Oppure qualche camionista che intasa la piazza per fare lo scarico.
Oppure mi costringono a fermarmi, sul marciapiede, ed aspettare che,
quel povero uomo su quelle bestie enormi su 4 ruote, riescano a parcheggiare.
Il tutto, ovvio, accade tra gli strombazzamenti delle macchine che restano incastrate in fila.

Smog, traffico, fatica, sudore.

Fare una manovra di parcheggio in un vicolo con un camion.

Se sbagli l'entrata sei rovinato.
SE accosti lontano dal marciapiede sei rovinato.
Tra gli automobilisti dietro, i passanti a destra e sinistra,
il tempo che passa, la robba nel camion da scaricare,
... il caos ... tutto sembra estremamente difficile.

Oggi mi è accaduta una cosa del genere.

Camminavo e leggevo.
Con un angolo dell'occhio mi accorgo di un camion che, per parcheggiare, ingombra anche il marciapiede.
MI Fermo.
Parte il primo clacson.
Io mi fermo e continuo a leggere.

Prima manovra: sbagliata.
Seconda manovra: sbagliata.
Motorini parcheggiati ovunque, impedivano che la cosa potesse essere fatta a dovere e facilmente.

Il ragazzo alla guida del camion da parcheggiare si ferma e sorride, disperato.
La pressione del caos l'ha "smontato".

Volevo fermarmi e dare una mano.

Ma magicamente interviene un tipo.
lo aiuta.
Manovre su manovre.
I motorini sfiorati, le macchine "toccate".
Finalmente, il parcheggio riesce.

La fila di macchine che si era formata, si scioglie.

Tutto torna, grazie alla collaborazine di una persona,
alla normalità.

Uhm...

Buon giovedì,
maggie

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