20.9.07

"Il tu ed il lei ed il treno"

Spesso
mi rendo conto
sono un treno.

Investo le persone
con i miei ritmi
con la mia velocità
con la mia fretta.

E le persone stanno lì
e certe volte
pur vedendo che le sto maciullando
continuo ad essere treno
e le maciullo.

Tendo a dare del tu quasi immediatamente
a chiunque... forse solo ai genitori
... con loro mi trattengo
ma come vedo un mio minimo
coetaneo sbeng: tu di qua tu di là.

Stasera ho maciullato una ragazza
al telefono. Sentivo che era dubitante
e sebbene sentissi il suo tono dubitante
le ho risolto tutti i dubbi ma ero partita.
Non ero io. Ero entrata in modalità treno.
E la fatica di essere treno mi ha sdrumata,
dopo una giornata di cortesia, di sorrisi, di parole,
di corse, di stanchezza, di gente che non fa un cazzo,
di stronzi che si svegliano con il culo per aria
e vengono a rompere i coglioni a me.

Stasera mi è arrivata una email
di un tipo, un ragazzo, credo, credo di 25 anni,
che avevo invitato in ateneo per partecipare
al quizzone che abbiamo fatto oggi.

Mi ha risposto per dirmi che non riusciva a venire e che gli dispiaceva. MI da del lei.
Mi dice che sono disponibile e che era il minimo che potesse fare vista la mia disponibilità.
Ma mi dà del lei.

resto in tono e mentre scrivo leggo ad alta voce
e la mia coinquilina si accorge che sto scrivendo dando del lei
e sento una grande emozione dentro.

Sì: dando del lei a questo gentile sconosciuto
ritrovo tutta la dolcezza
e l'intimità ed il rispetto
del parlare a qualcuno
senza usurparlo.

E lo trovo piacevole.
Tanto da farne un post.

Credo dovrei dare più spesso del lei.
Questo mio entrare in modalità "simpaticona"
è oltremodo stancante.

Mi ricorderò...

^____^

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