"Sul treno, oggi"
Mentre tornavo a casa, oggi,
malaticcia, raffreddata, con la tosse,
mi è successa una cosa emblematica...
ma che forse rappresenta per una evoluzione.
Ero stanca e avevo freddo e quando ho trovato
un posto da 4 libero non m'e' parso vero e mi ci sono fiondata.
In più sul sedile di fronte al mio c'erano due freepress
e così ne ho approfittato:
ho preso il giornale e ci ho appoggiato sopra i piedi
con gli stivali.
Comoda, ma pur sempre in imbarazzo,
li ho tenuti lì, anche quando è passata
la controllora, che nulla mi ha detto.
In queste occasioni, cioè, sono sicura di essere nel giusto,
dopotutto non sporco niente, ma mi sento pur sempre in difetto,
perchè una signorina non si siede così,
perchè non sta bene, perchè non si mettono le scarpe dove si siedono gli altri, con o senza giornali... eppure li avevo appoggiati e ci ero rimasta.
Entra una signora che appena mi vede mi sgrida.
Le rispondo che non li levo perchè c'e' il giornale sotto e non sporco.
La signora inveisce contro di me e contro i giovani di oggi e poi mi richiede di toglierli.
No, rispondo, non li tolgo.
Mi sono sentita in colpa, non lo nego.
e ho sentito anche il mio viso rabbuiarsi, mentre pronunciavo quell'ultimo no.
E poi pensavo: ma con tanti stronzi in giro sta deficiente proprio con me se la deve andare a èrendere? che poi magari le i è la prima a buttare le carte per terra o ad essere davvero maleducata?
Ma i piedi sono rimasti dov'erano.
Fino a che non sono scesa.
Forse ce l'ho fatta solo perchè la signora era stata sgarbata
nel fare la richiesta... forse perchè mi è sembrata una nazzista in gonnella...
de facto, i piedi erano lì e lì sono rimasti...
:)
Buona serata,
M
nb: nella mia vita adesso c'e' solo A.
tutto il resto è rumore di fondo... o quasi.
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