7.8.09

"01:40"

Ho voluto aspettare che entrasse il nuovo giorno,
per scrivere il post di oggi... ma ho passato di gran lunga la mezzanotte
per vedere il film "Il velo dipinto".

Il film è bello.
Mi è piaciuto.

Narra la storia di due persone.
Prima lui ama lei.
Poi la dimentica (pur non avendola mai conosciuta).
Poi si conoscono e si innamorano,
l'uno dell'altra.

Mi piace questa opportunità che si dà ai protagonisti.

Oggi ero alla Feltrinelli.
Ad un certo punto mi viene incontro un ragazzo,
alto.

Come in un film
ho alzato lo sguardo per guardargli il viso
e quando sono arrivata "sin lassù"
la prima cosa che ho pensato
è stata che ho creduto che fosse "lui".

Ed ero così convnta che fosse lui
che prima ho dovuto realizzare che non lo era
e poi che quel ragazzo era anche molto carino.
Come lo era lui.

Indimenticato.

Non riesco a smettere di pensare a lui.

Nonostante tutto.

E quando in qualche modo
entro in contatto con qualcosa
che lo riguarda
sento una emozione fortissima,
un misto tra
desiderio e terrore...

Ti ho mai detto che mi aspetto di vederlo
su qualche giornale a fare il modello?
anche se lui non avrebbe mai accettato
una proposta del genere...

anche se, vivendo a Milano,
un tipo così, si nota subito...

Me lo ricordo come fosse ieri
quando lo vidi da lontano
uscire dalla sede del suo ufficio
a via del castro pretorio,
avvicinarsi a me.

Camicia bianca
(l'adoravo e lo sapeva bene!)
e pantaloni scuri.
Mio Dio...

E quella volta invece che si presentò qui
con dei pantalonacci blu
ed una maglietta straccia?
Era bellissimo.

Ancora adesso
quando provo certe emozioni
parlo come parlava lui.

Ancora adesso penso
a quella volta a Piedimonte Matese.
E quella volta qui a casa.
E quella volta che litigammo sul prato della Biblioteca nazionale.
E quella volta che decidemmo di guardarci negli occhi
ed io ero terrorizzata che vedesse in me
il "mostro" che temevo vedesse...

Lui mi ha amata tanto.
Non credo mi vedesse realmente.
Credo avesse di me un'immagine
irreale...

Io ho amato da morire
la sua dolcezza,
tanto quanto ho odiato la sua possessività.

Possibile che debba essere il mio più grande rimorso?

Riuscirò a smettere di pensare a lui?

...

6 Commenti:

Alle venerdì, 07 agosto, 2009 , Anonymous Anonimo ha detto...

Idealizzare il passato, esercizio dolce e nsotalgico, che ti allontana dal presente e ti fa vedere il futuro "come sarebbe bello se..."
Pensa in maniera propositiva evitando i "riuscirò a NON...?".
E guarda avanti. Meg, grazie del bacio.
P.s. Ti manderò una foto da dove ho scritto questo. Baci.

 
Alle venerdì, 07 agosto, 2009 , Anonymous Anonimo ha detto...

Il passato è a volte un dolce rifugio. Ma ciò che non è non è quindi non era segnato nel tuo destino tanto vale non starci a pensare troppo. Trova un last minut e parti :)

 
Alle venerdì, 07 agosto, 2009 , Anonymous Anonimo ha detto...

PS. siamo tutti in vacanza.... ma io continuo a leggerti e mi fai una gran compagnia..... e consilati che non sei l'unica a comabattere con i soldi con il cibo e con le carenze d'affetto

 
Alle venerdì, 07 agosto, 2009 , Anonymous Anonimo ha detto...

io non sono in vacanza. questo è il mio ultimo giorno al lavoro prima delle ferie.
cara autrice del post, non sai quanto ti capisco. ma è inutile farsi soffocare dai rimorsi. è perfettamente inutile. non serve a nulla. io sono uno di quelli che pensano che bisogna lottare fin quando c'è speranza. mollo solo quando mi sento rinchiuso in una gabbia di cemento e mi hanno legato con mille catene.
per i sentimenti bisogna lottare, combattere, faticare, non arrendersi, dimenticare la pigrizia...
insomma niente rimorsi. se ti piace, se credi che ci possa essere una minima possibilità, lotta! altrimenti, lotta lo stesso per dimenticarlo.
s.

 
Alle mercoledì, 18 novembre, 2009 , Anonymous Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

 
Alle mercoledì, 18 novembre, 2009 , Anonymous Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

 

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