6.4.02

Uno spettacolo entusiasmante ( mica tanto ) …

Scenario: Stazione Fs Muratela, zona magliana, Roma.
Ore 18:30 circa.
Attendo l’arrivo del treno che mi porti a casa.

E’ il tipico periodo dell’anno i cui non ti aspetti di uscire dall’ufficio e di trovare ancora la luce del giorno…quella naturale…

Adiacente alla stazione Muratella c’e’ un campo di nomadi.
Puoi immaginare lo stato di degrado del campo.
La sporcizia, le stamberghe in cui vivono,
che stanno in piedi non si sa grazie a quale principio fisico…

Certo, sono fatti loro: se vogliono vivere così io non posso fare altro che lasciarli fare.

Quasi a schermire la “visuale” del campo nomadi sono stati eretti due cartelloni pubblicitari ( 6x3 ), vicini l’uno all’altro.

Notati i due nuovi cartelloni pubblicitari, allietati dalla figura di un attraente modello,
il mio sguardo a colto un movimento, in basso.

TOPI.
TOPI A NON FINIRE!
TOPI DI TUTTE LE MISURE.
TOPI CHE CAMMINANO, CORRONO, SI FERMANO, SI NASCONDONO SOTTO I RIFIUTI BUTTATI DAGLI ABITANTI DEL CAMPO NOMADI.
MAI VISTI COSI’ TANTI TOPI , TUTTI INSIEME…

ERO COSI’ “SCONVOLTA” CHE NON HO POTUTO NON FARLO NOTARE AD UN SIGNORE A FIANCO A ME.
ANCHE LUI non sa se ridere o piangere...se ironizzare o ...che?
Ero allibita… uno spettacolo mai visto!

A renderlo GROTTESCO era il contrasto.

IL CONTRASTO TRA IL MUCCHIO DI IMMONDIZIA, I TOPI ED IL CARTELLONE PUBBLICITARIO,
FUORI DA OGNI REALTA’ in genere, MA, IN QUEL CASO, PIU’ CHE MAI.

IL MODELLO DELLA PUBBLICITA’, bello, perfetto, pulito, duro,
intangibile, intoccabile , inavvicinabile, un modello
… E I TOPI, tanti, lunghi, corti, sporchi, intangibili anche loro, ma per motivi ben diversi,
se non diametralmente opposti.

La pubblicità e la realtà.
La realtà e la pubblicità.

Oggi niente scherzi, niente ironia.
Oggi finisce con quest’immagine, ancora stampata nella mia mente.

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