"STRANA LA VITA"
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Lo sapevo...lo sapevo che alla fine tutto mi si sarebbe
incasinato!
Torno, fresca fresca, da Salerno, dove ho firmato per quella
docenza: 50 ore divise in lunedì e venerdì con 3 ore ogni giorno.
Bellissimo...sono felice, ma dura poco.
E Trottola?
E la madre del mio amoruccio che dovrà ospitarmi?
Ed il costo del treno?
E i miei genitori?
Ed il tempo per studiare per il concorso?
Ed il mio lavoretto come maestra di tennis?
E ...insomma...un sacco di ca..i ... e non poco amari.
Stamattina arrivo alla XX Xxxxx e ne parlo con il mio capo.
Mi dice che devo andare e che e' una cosa che devo fare.
Che stanno decidendo chi e come assumere per una redazione
che si comporrà di due persone all'inizio e due alla fine e che
sono disponibili comunque ad aspettare.
Devo fargli sapere le date definitive in cui sarò disponibile.
Il corso impegnerà i miei week end fino ai primi di dicembre
e sarà un massacro.
Ci sono giorni in cui arrivo e parto lo stesso giorno
e giorni in cui arrivo un giorno e riparto il giorno dopo.
Ci sono week end in cui arrivo il venerdì e riparto il martedì dopo.
La madre di Renato alla fine mi odierà.
Renato anche.
Neanche a farlo apposta oggi pomeriggio parlerò con il maestro
di tennis e gli dirò che non posso garantirgli presenza continua
e mi manderà lui stesso a quel paese;
domani ho un colloquio e non nego che sia possibile
"acchiappare" al volo una co.co.co...
Insomma... che dire? che fare?
affrontare la vita giorno per giorno e ...
NON FARE MAI PROGETTI:
NON SERVE MAI A NIENTE!
A domani,
Maggie
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