" Scenate di gelosia "
Ieri verso le 15 sono andata in libreria,
la mia libreria, la Arion di piazza Monte citorio,
nel senso quella dove c'era il "mio commesso".
Dico c'era perchè, scoperto che è il figlio del padrone,
ho capito anche perchè "c'e' e non c'e'".
Gira da sede a sede.
Le librerie Arion a Roma sono parecchie e lui se
le gira tutte, a quanto pare.
Ieri, da lontano, lo vedo ed impreco.
Sapere che c'e' mi mette in imbarazzo e
poi mi sento sempre brutta e mi vergogno a farmi
vedere da lui, sempre bello come il sole!!!
E non voglio che pensi che vado lì per lui,
ma perchè il servizio è ottimo.
Entro e lo saluto.
Lui è alla cassa e quindi non mi guarda nemmeno,
ma sente la mia voce e mi dice subito "Ciao margherì, come stai?"
e distrattamente gli dico che vado da Walter,
l'altro commesso, molto simpatico e bravo che lavora lì
sempre e con cui ormai discorro tranquillamente di tutto.
Walter non mi piace e questo, si sa,
mi facilita enormenete i rapporti.
Come dico al commesso che vado da Walter
non mi fa una mezza scenata di gelosia?
"Ah, prima venivi sempre da me adesso invece vai da lui...
e di qua e di la..."
0_0'
Io ero incredula alle mie orecchie.
e infatti alzando le braccia al cielo ho esclamato:
"non faccio commenti "...
ma la commessa mi ha guardata facendo una smorfia
come per dire "ahi ahi ahi: siamo alle scenate di gelosia!!!???"
e mentre io parlavo Il commesso diceva
"scherzo...scherzo...stoscherzando..."
Certo che scherza, lo so bene.
Non posso pero' non ricordare il racconto
che gli ho dedicato e poi consegnato
in cui "sognavo"
IL nostro primo incontro...
:))))))
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