28.10.04

" L'isola di Artù "

La settimana scorsa ho terminato
il bellissimo libro della Morante:
"L'isola di Artù".

L'ho trovato bellissimo.

Entusiasmante,
racconta la vita di un ragazzo,
che cresce su di un isola,
praticamente da solo.

Senza madre, viene accudito
da un balio, che sarà la sola
"costante" della sua vita.

Il rapporto tra lui ed il "padre assente"
è addirittura magnifico.

O immaginifico, se vogliamo.

Il ragazzo si fa un'ampia cultura
attraverso la "semplice" lettura
dei grandi classici.

La chiusura mentale tipica dei suoi
compaesani (isolani) viene superata
attraverso la cultura.

E' la cultura poi che consente
un dialogo con l'ignoranza di
Nuziatella, giovane sposa del padre.

Insomma.

Ho pianto. Più di una volta.

Non lo nego.
Le emozioni sono fortissime.

Ho scritto sul libro:
" per alcuni versi,
mi sembra la versione italiana
di Cime tempestose"
di cui eguaglia o supera
la forza dei sentimenti descritti.

Un libro che sicuramente rileggerò.

Ne sono sicura.

Mi dispiace di non averlo letto prima.
Ma meglio tardi, che mai.

Buon giovedì!
Maggie

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