“ La lega e le taglie “
Che Castelli fosse un innominabile, indefinibile
essere umano (o meglio “essere” e basta!), lo sapevo.
Sul fatto che la Lega fosse una banda di esseri
che pensa solo ai cavoli propri e basta,
anche, lo sapevo.
Ma stamattina, ho avuto un moto d’orgoglio,
che non posso far tacere.
Stamattina ho comprato Repubblica.
Prima mi sono letta tutto l’editoriale di Scalari,
che è geniale.
Poi ho letto l’articolo che, dalla prima pagina, titola:
“Criminalità, un giro di vite che serve a salvare Previti”.
Di questa cosa sapevo già l’esistenza.
Sapevo che si sta cercando di creare l'ennesima
legge ad personam.
Ma non sapevo della storia del benzinaio,
simpatizzante leghista, ucciso al nord e della
“taglia” di 25.000 euro che la Lega ha offerto
a chi trovasse gli omicidi.
Non lo sapevo.
Potevo immaginare che la fantasia di una tale misura
derivasse da menti bacate.
Ma non immaginavo la risposta che,
questi 4 gatti della Lega, hanno ottenuto dalla stessa famiglia.
Un certo Marco Invernizzi, infatti,
parente dell’ucciso, ha detto alla Lega:
"Noi siamo dalla parte della legge:
altre forme di giustizia non ci interessano.
Se gli assassini venissero presi,
vogliamo che siano puniti secondo
le forme di legge, perché crediamo
nel corso della giustizia”.
Ecco, cari Leghisti.
Ecco Italia.
Perché, a chi subisce un dolore,
come un rapimento,
come una morte di un caro,
non si può opporre vendetta.
C’e’ uno Stato.
C’e’.
Italia...forza!!!
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