12.9.05

"Fammi dire"
TRa le tante cose che mi spingono a dire
che ho ancora un problema serio,
non è il "groppo", che ancora ho, a tratti.
A dire il vero, il groppo mi sta aiutando a capire subito
se
c'e' qualcosa che mi sono tenuta dentro o che
non sono stata in grado di capire subito di me.
E?, come direbbe un'amica, diventato il mio amico.
UNa cosa, dicevo, m'e' rimasta da capire:
come riuscire a dire le cose.
SEnza essere aggressiva, ne' passiva.
SEnza sputare acido o veleno,
e senza stare zitta, per la pace comune.
Ieri sera, m'e' ricapitato.
Ieri sera, non solo sono stata passiva,
anche se ho tentato di esprimermi.
ieri sera mi sono anche "piegata".
Mi sono mangiata l'orgoglio del
"ho ragione: tocca a te chiedere scusa"
per stare comunque in pace.
Ho chiesto:
"fammi dire"
e sono stata zittita.
E non è servito comunque.
Doppia sola.
E così mi ritrovo "umiliata"
e "con le cose da dire non dette".
Però ho ragione io.
C'e' sempre qualcosa che deco dire e che non
dico.
Cosa e come, è ciò che mi resta da capire.
Oltre che dire, ovvio.
Parlare, di più.
Parlare, svelarmi, ... non è detto
che le persone scappino.

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