10.10.07

"Sogno"

Io ho sempre giocato con le Rossignol F200,
in grafite. Le racchette di quel giocatore svedese
di cui non ricordo il nome... quello bello (non Borg)
che somigliava al nostro Terence Hill...

Racchette pesantissime, ma alle quali mai ho trovato una valida alternativa.
Assecondavano bene il mio gioco e mi favorivano nei momenti di difficioltà e nei momenti di stanchezza.

Per qualche tempo, provai delle racchette, sempre della Rossignol,
ma erano troppo leggere. CI giocavo e mi sembrava che non mi apiutassero mai. Inoltre, mi sentivo in mano una cosa che non era parte di me, cosa che le altre invece erano.

Il normale prolungamento del braccio e della mano le prime, troppo leggere e delicate le seconde.

Stanotte ho sognato di fare un match con un uomo fortissimo, peraltro mai visto.
Ero sotto ad un pallone a pressione, tipico di quelli che ci sono dove ho vissuto anni fa, a Velletri.

E stavo giocando un tennis che mi è appartenuto sicuramente ma non così brillante e così continuo... E giocavo e tiravo tutte pallate e tutte entravano, con mia somma sorpresa e infatti mi domandavo ogni tanto se il mio avversario non mi dicesse che erano dentro anche se erano davvero fuori...

Ad un certo punto tiro un dritto incrciato stretto (un cross) e... mi accorglo che sto giocando con le racchette leggere... però wahu: un cross magnifico...che il mio avversario prende e mi manda dall'altra parte del campo per spiazzarmi... Io corro (in realtà non ho la percezione dei miei piedi che si muovono veloci sul campo, perchè mi sembra di volare) e tiro un bellissimo rovescio lungolinea e lì, tac, la sento la racchetta che per la sya eccessiva leggerezza non governa bene la palla, colpita non esattamente al centro...

Sto già per pensare che la palla è fuori e invece ri-entra e continua il punto...che viene chiuso ma non so da chi perchè suona la sveglia... e mi sveglia...

Un sogno bellissimo, di cui non capisco il senso...

Mi colpisce il pensiero delle palle tutte dentro.
Mi colpisce il pensiero delle palle che anche se fuori il mio avversario gioca lo stesso.
Mi colpisce il pensiero della racchetta troppo leggera, che mi "decentra", ma il cui colpo è però preciso lo stesso...

Bellissimo ritrovarsi in un campo da tennis a giocare il tennis più bello che abbia mai giocato...

bello davvero...

Sono uscita prima da lavoro oggi.
Forse ho la febbre e tutto mi dice che è il mio corpo
che mi sta dicendo che c'e' qualcosa che non va...

Dovrei cambiare lavoro, azienda... ma non mi va e non mi va neanche di ricomuinciare da capo...
e di dover decidere per quali mansioni presentarmi...

Sono stanca davvero...

Maggie
nb: oggi un mio carissimo amico, nonchè commentatore, mi ha comunicato che presto sarà papà. mentre me lo diceva, m'e' venuto da piangere e anche adesso mentre scrivo il solo pensiero miaccorcia il respiro... Sono così felice per lui... credo proprio sarà un buon papà... :)

1 Commenti:

Alle venerdì, 12 ottobre, 2007 , Anonymous Anonimo ha detto...

speriamo

 

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