19.9.08

"Nota bene"

Noto bene che molti commentatori
non hanno un cazzo da fare tutto il giorno
o non hanno altro da fare che
commentare i miei sfigatissimi post
o criticare e rompere i coglioni a
chi commenta.

Allora commentatore del cazzo
ti prego di piantarla
di commentare se non è attinente al post
o alla scrivente lo stesso.

Ci sono migliaia di blog.
meglio del mio.
mattttttanti.

E se poi penso che con le mie tasse pago anche
il tuo stipendio
beh
mi prende ancora più male.

Comunque... il web è libero
e puoi sempre fare
quello che ti pare.

Ma sei gitri a largo da qui,
commentatore idiotta,
chiunque tu sia
o voi siate,
mi farebbe tanto ma tanto contenta.

Anche se non te ne frega un cazzo
della mia più o meno felicità.

Ok?

GRazie comunque per aver letto...

M.
nb: buon week end a chi soffre e vive come me...

7 Commenti:

Alle venerdì, 19 settembre, 2008 , Anonymous Anonimo ha detto...

guarda che così non te li levi mica di torno, anzi! Vedrai... devi bannarli e basta se non li vuoi. i rompicoglioni oppure cancellare i loro commenti oppure metti la moderazione...

buon week end a te, speros enza pioggia come qui***

sab

 
Alle venerdì, 19 settembre, 2008 , Anonymous Anonimo ha detto...

infatti bannali, inizia da lady banalita' e da don abbondio

Tony cocomero

 
Alle venerdì, 19 settembre, 2008 , Anonymous Anonimo ha detto...

Tony è molto simpatico, un vero cocomero, ovvero una zucca.

Arlecchino.

 
Alle sabato, 20 settembre, 2008 , Anonymous Anonimo ha detto...

grazie arlecchino detto anche il servo sciocco, come vedi ti sei scelto un nick calzante

Srg. Haltman

 
Alle sabato, 20 settembre, 2008 , Anonymous Anonimo ha detto...

grazie arlecchino detto anche il servo sciocco, come vedi ti sei scelto un nick calzante

Srg. Haltman

 
Alle sabato, 20 settembre, 2008 , Anonymous Anonimo ha detto...

20 settembre 1870

festa nazionale

Il 20 settembre 1870, quando i bersaglieri entrarono a Roma, gli analfabeti erano il 78% dei romani, si lavorava 15 ore al giorno, i consumi erano poco al disopra della sopravvivenza, le condanne a morte venivano eseguite in pubblico, i romani erano perlopiù una plebe indistinta e senza nome che G.G. Belli immortalò nei suoi sonetti

grazie a Dio contano sempre meno

 
Alle sabato, 20 settembre, 2008 , Anonymous Anonimo ha detto...

se magnavano le prediche

Pasquino

 

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