13.4.13

UN NUOVO "DIARIO"

Ultimamente ho più diari...

il diario personale, ma ci scrivo pochissimo.
forse è per questo che sono arrivata a stare "male".
O forse non ne sento il bisogno,
che è la cosa che più si avvicina alla realtà.

Avevo, e lo usa a tratti, il diario del
"come stare dentro".
E' talmente difficile che l'ho abbandonato,
ma adesso ho deciso di rileggerlo
perchè voglio ricordarmi cosa mi aiutasse di più
a stare dentro
ed a riprendere questa pratica
che mi aiuta tantissimo
a frenarmi,
ad ascoltarmi
e ad ascoltare il mio corpo,
le tensioni, la fretta,
ed a ra
llen
ta
re!

Ieri, con A, abbiamo finito le 10 sedute
di Rolfing.
Io ho sempre avuto una grande "presenza"
del mio corpo,
nel senso che ho grande padronanza dei muscoli...
e quasi tutti sono stati sviluppati e sono ancora
oggi
abbastanza tonici.
Ma queste die ci sedute
mi fanno vedere il mondo almeno 5 cm da più su
e quando ho una tensione
la sento subito
ne capisco il perchè
e è uno spettacolo.
ci fermiamo per un po', ma abbiamo altri spunti su cui labvorare.
quindi tra qualche tempo riprenderemo, faremo un ripasso...

adesso voglio fare focusing.
per un solo motivo.
A è convinta che solo il focusing
ti aiuti a stare dentro,
a comprendere le emozioni che si agitano in te
mentre le vivi
ed a lasciarle emrgere
senza soffocarle o peggio ignorarle.

lei sa stare dentro.

vediamo se riesco a fare focusing
al punto di stare dentro.

Noi siamo fatti di mente, corpo e parole.

Una cosa ieri A mi ha aiutata a far emergere:
ho scoperto che scrivere qui,
o il diario,
o il diatrio "stai dentro"
non mi aiuta a poggiare i pensieri
ed a lasciarli andare, a non dargli più peso di quello che hanno già
o a non farmi pensare di essere quei pensieri.

Credo mi aiuti vederli scritti
nero su bianco
ma sulle pareti di casa.

e così oggi ho comprato due cartoncini
100 x 70 e vi ho scritto sopra
le cose buone della mia vita,
le cose che sono importanti,
le cose a cui devo dare importanza
senza farmi soverchiare da loro.

se adesso mi giro,
li ho scaricati, poggiati.

è come quando ti
svegli di notte in preda ad un pensiero
e, non potendolo scrivere,
tutta la notte dormi male
perchè non lo puoi scrivere per dimenticarlo
senza scordarlo del tutto la mattina dopo.
se lo scrivessi, potresti dormire tranquillo:
il giorno dopo avresti la nota e potresti dargli
il giusto peso e la giusta attenzione.
non scrivendolo invece impegni energie
a conservarlo di notte e forse il giorno dopo l'hai
scordato e ti svegli con quella brutta sensazione di dover fare qualcosa,
ma...non sai cosa...

ecco... io voglio fare così: ogni pensiero
insistente, lo voglio "poggiare" lì, sul mio muro in cucina.

S dice che sono cose mie,
ma lui non può che aiutarmi invece...
no?

:)

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