" Referendum sull'art. 18: un altro SI' "
Pubblico un'email che un'amico mi ha cortesemente scritto.
Mi spiega le sue ragioni per il Sì al referendum di
Domenica 15 giugno 2003.
L'articolo 18 dello S.d.L. non sta li per caso
e non un caso che tutte le forze politiche, e parti
sociali non riformiste, si ritrovino coese a metterlo in discussione
ed a renderlo responsabile di tutti i mali che ci affligono.
Voto SI, perché personalmente, da sempre, ho creduto giusto
estendere questo diritto a tutti i lavoratori,
come pure ritengo che ci siano ancora molte altre inique
sperequazioni tra i lavoratori.
Confesso di essere molto preoccupato per un
eventuale insuccesso dei referendum.
In questo clima per? ben venga un pronunciamento della
volontà popolare, a difesa dei diritti conquistati
e sull'opportunita' di estenderli a tutti.
Spero inoltre che non sfugga a nessuno il significato di questo
pronunciamento, che supera i quesiti referendari e va ad investire
direttamente le scelte politiche, sociali ed economiche, impostate
e finora adottate dall'attuale maggioranza,
anche se liberamente eletta.
Politiche, quelle dell'attuale Governo, tese a proteggere e
soddisfare gli interessi di pochi, a scapito dei diritti di molti.
Politiche che antepongono ancora di più il valore dell'azienda,
e dei suoi profitti, al valore del lavoro, dell'uomo e dell'ambiente.
Questo e' in estrema sintesi il mio pensiero.
Per tentare di sviluppare qualcosa di più organico e più argomentato
mi occorrerebbe molto tempo a causa della mia inadeguatezza
culturale al tema trattato.
Intanto grazie per il tuo "pensiero".
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