" Da lontano "
Brutto constatare che "da lontano"
per me gli uomini siano sempre meglio
di quando li vedo "da vicino".
Ieri sera sono passata davanti alla solita libreria,
la mia libreria.
La libreria in cui lavora il commesso, ma che da tempo non vedevo.
Beh, insomma, passando l'ho visto.
Era lui.
Con il suo solito portamento, i capelli più lunghi,
ondulati, lucidi, scuri.
Non mi ha vista.
Io non sono, comunque, entrata a salutarlo.
Sono una fifona, si sa.
Mentre mi allontanavo, ho pensato che era diventato
bello come il sole.
Che era già bello da mozzare il fiato,
ma che con i capelli così "incurati"
fosse ancora piu' bello.
Ma poi mi sono ricordata di quando l'ho visto "da vicino",
di quando ci parlai, e di come gli avessi trovato
difetti fisici insignificanti che ne inficiavano la bellezza complessiva.
Sopracciglia unite, denti giallini, sguardo a mezz'asta?
All'improvviso, realizzavo, che non mi piaceva poi
saperlo un essere pensante, intelligente, che provava emozioni,
sentimenti. Quanto mi sconvolse saperlo "umano".
C'e' un nuovo web designer che circola per l'ufficio.
All'inizio mi sembrava uno spettacolo della natura.
Ieri l'ho visto da vicino
e, all'improvvisio, non m'e' sembrato più così carino.
Insomma, sembra proprio che gli uomini mi piacciano,
ma mi piacciano solo da lontano.
Come li avvicino o si avvicinano,
diventano "brutti".
Inavvicinabili?
NOn ricordo uno, degli uomini di cui mi sono innamorata,
che mi "piacesse" sempre.
C'era sempre qualcosa che non mi piaceva.
Un momento in cui mi piaceva ed uno in cui non mi piacevano.
MI attacco ad una cazzata e , da vicino,
li demolisco.
Paura o realtà?
Realtà o paura?
Che metodicità poi!
Assurdo per me poi pensare che io sia così maledettamente
superficiale.
Basare il mio "giudizio" su una persona su una
oltretutto altrettanto banale
caratteristica fisica.
A volte mi stupisco
dei miei comportamenti recidivi.
Buon martedì!
Maggie
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