29.3.25

Paradosso immediato

È incredibile: come penso che sto ingrassando e che dovrei mangiare meno o meglio, mangio il triplo e peggio. 

Da un lato non mi capacito di io abbia fatto a stare a dieta 4 anni, ma anche un mese solo, sarebbe bastato. 

Dall'altro lo so che in 4 anni, due giorni ero "brava" e due no e sono dimagrita lo stesso. 

Dall'altro ancora, per 365x4 giorni io tutte le mattine mi sono pesata e il mio umore del giorno era in funzione di quel cazzo di numero che vedevo. 

E qui di adesso mi peso vestita ... fanculo!!! 

Ma i vestiti non mentono, ahimè 😣 

I jeans misurati stamattina, di corsa, li schiatto. 
Le cosce si toccano. 
La pancia è una ciambellina e il l'onte di Venere è un K2. 

E poi mi guardo negli specchi e mi vedo magra. 

Propriocezione distorta al massimo. 

Ieri mi era sembrato facile pensare: anziché mangiare, non mangio qualsiasi cosa posso. Mangio fino a quando ho fame. 

Ma il mio evitamento è fortissimo e mi devia immediatamente. Non ce la faccio proprio a stare con il pensiero ... oddio che pensiero ... ah si: devo dimagrire! Come penso "devo dimagrire", vado in frustrazione e subito mangio per non sentire la frustrazione. 

E quindi che si fa? Come si fa? Che devo fare? Come posso fare? 

Ti giuro lo so. 
Metterlo in pratica è tutto un altro paio di maniche. 
Porca puttana troia.

Quindi intanto, come al solito, io scritto e mi sono scaricata l'angoscia di questa mattina, anziché evitare di scrivere con questa funzione di evitamento! 
Inoltre, ho pensato al problema, ma, come vedi, non ho la soluzione e questo mi rende ancora più frustrata. 

Il contesto non mi aiuta.

Porca troia!