Paradosso immediato
È incredibile: come penso che sto ingrassando e che dovrei mangiare meno o meglio, mangio il triplo e peggio.
Da un lato non mi capacito di io abbia fatto a stare a dieta 4 anni, ma anche un mese solo, sarebbe bastato.
Dall'altro lo so che in 4 anni, due giorni ero "brava" e due no e sono dimagrita lo stesso.
Dall'altro ancora, per 365x4 giorni io tutte le mattine mi sono pesata e il mio umore del giorno era in funzione di quel cazzo di numero che vedevo.
E qui di adesso mi peso vestita ... fanculo!!!
Ma i vestiti non mentono, ahimè 😣
I jeans misurati stamattina, di corsa, li schiatto.
Le cosce si toccano.
La pancia è una ciambellina e il l'onte di Venere è un K2.
E poi mi guardo negli specchi e mi vedo magra.
Propriocezione distorta al massimo.
Ieri mi era sembrato facile pensare: anziché mangiare, non mangio qualsiasi cosa posso. Mangio fino a quando ho fame.
Ma il mio evitamento è fortissimo e mi devia immediatamente. Non ce la faccio proprio a stare con il pensiero ... oddio che pensiero ... ah si: devo dimagrire! Come penso "devo dimagrire", vado in frustrazione e subito mangio per non sentire la frustrazione.
E quindi che si fa? Come si fa? Che devo fare? Come posso fare?
Ti giuro lo so.
Metterlo in pratica è tutto un altro paio di maniche.
Porca puttana troia.
Quindi intanto, come al solito, io scritto e mi sono scaricata l'angoscia di questa mattina, anziché evitare di scrivere con questa funzione di evitamento!
Inoltre, ho pensato al problema, ma, come vedi, non ho la soluzione e questo mi rende ancora più frustrata.
Il contesto non mi aiuta.
Porca troia!