28.11.03

" I giovani d'oggi "

Ero sul 175 l'altra sera, diretta all'ospedale per andare da mamma.
E stavo leggendo un libro.
La luce era accesa solo davanti, quando io mi ero seduta al
penultimo posto, in fondo all'autobus, e quindi non ci vedevo
un gran che.

Mi toccava aspettare di essere sotto ai lampioni per potre
leggere oppure che fossimo nel traffico, per potre approfittare
dei fari di qualche macchina.
ERo, così, piuttosto distratta nella lettura.

Ad un certo punto, dietro di me, con la coda dell'occhio, vedo
una ragazza spostarsi dal sedile al centro della fila di sedili in fondo,
al posto all'angolo e mentre si sposta dice, ma non capisco
con chi ce l'avesse:
"carcola che sto a faticà na cifra".

Mi colpisce quel "carcola", devo essere sincera.
Dal basso del mio italiano tutt'altro che perfetto,
sentire quel "carcola" m'ha fatta sentire una professoressa d'italiano
ed ho pensato :
" gioventù d'oggi! ma lo leggerano un libro o giocano solo con i
motorini o con le macchine o i cellulari "???

Poi ho capito cosa stava accadendo.
La ragazza in questione era la fidanzatina di un ragazzo che stava esattamente dietro a me.
E si era spostata per andargli più vicino.
Su richiesta di lui e lei gli faceva pesare lo "spostamento".

Non ho seguito tutta la conversazine, ma un paio di domande
che lui le ha fatto, mi hanno sinceramente colpita, almeno
tanto quanto le risposte di lei erano "incredibili".

LUi, ad un certo punto, le chiede:
" quale bacio è stato il pù rappresentativo?"

Sboing!
Ma come?
Ma queste non erano le domande che le ragazze facevano ai ragazzi?
E poi incredibile: ha usato, lui, un termine piuttosto inusuale ,
per un ragazzo della sua età, ma l'ha fatto in modo appropriato!

La risposta di lei mi lascia di stucco:
evidentemente LEI è una praticona, una di quelle ragazze
che sa bene come prendere gli uomini, sin dai primi anni di vita!
Gli risponde, in tutta innocenza:
" e che ne so! me ne dai tarmente tanti!!! "

Lui, evidentemente stupito dalla risposta di lei , prova ad insistere,
ma non ho ascoltato tutto o non mi ricordo.

Poco piu' tardi, sempre lui, le chiede:
" ma io, " e prosegue incerto " io, ti faccio paura? "

IO ero attonita. Allibita.
Non capivo se lui fosse perdutamente innamorato
o se fosse un marpione di prima categoria.

Lei, placida, ed immediatamente dopo, gli risponde:
"No!"

Lui, evidentemente, non se l'aspettava, perchè ritenta
( come con le gomme ) e dice:
" no...non che ti faccio paura per quello che faccio, ma
se ti faccio paura come uomo?! "

Lei, sempre più padrona della situazione,
gli risponde:
"NO!"

Ma io non ero così!!!
Io non parlo così!
Io non sono così!!!

e mi sa che quella "malata" sono io!!!!

:)

Buon week end!
maggie

nb: Forza Napoli!!!!!!!!!!!

27.11.03

" Mister X "

E' tornato lunedì pomeriggio, quando io ero già febbricitante.
Ci siamo visti martedì sera.

Io stavo malissimo.
Non solo la febbre non curata, ma anche una notte in bianco
passata all'ospedale, i litigi con mio padre, un week end disastroso...
Insomma... non ero ( e non sono ) un fiore ...

E Mister X si presenta a casa mia,
alle 22:30
con un mazzo di rose rosse con il biancospino.

11 rose rosse.
le prime rose rosse della mia vita.
In realtà le prime rose in assoluto, ma non lo diciamo troppo in giro!!!
:))))
E come regalo da Amsterdam, mi ha portato
un piccolo portachiavi con la testa di Pinocchio
( Pinocchiettoooooo?????)...
carinissimo... !

Insomma, non lo so.
E' così bello per me stare con lui, sto così bene, non mi
sento mai sola, mi sento finalmente amata, ...

Sono innamorata.
Ecco.

Non c'e' il pathos di chi ama e non è riamato.
E' una condizione così nuova per me
quella di non soffrire per amore
e poi non essere comunque certa se sono amata o meno
che adesso mi sento incerta... no: incredula è il termine giusto.
In realtà, lo so. Sono innamorata.
Sono felice, almeno per quanto riguarda il mio rapporto con MIster X.
Serena per tutto il resto.
MIa madre giovedì esce e quindi tutto tornerà al suo posto.

C'e' la serenità di chi ama ed è riamato.

E' così che ci si sente?
E' così bello?
Mi sento completa.

:)



24.11.03

"Week end "

Uno dei peggiori dell'ultimo decennio.
Continue liti per i turni di "assistenza" a mia madre all'ospedale.

Insomma: venerdì sono andata via dall'ospedale alle 21:45.
Volevo cinemare e invece niente.
Sabato alle 21, volevo cinemare, ma arrivata a casa,
a casa poi non sono riuscita a fare niente, se non a dormire.
Domenica, che all'ospedale non volevo andare affatto,
mi sono ritrovata a stare lì dalle 9 alle 15...perchè con mia madre
non c'era nessuno e mio padre, stranamente, aveva deciso di non
venire a roma e di riposarsi.

Finalmente arrivo a casa, ieri pomeriggio.
Aggiorno i flie dei blog e qualche raccontino che avevo iniziato
a scrivere dal parrucchiere sabato mattina.

Ma poi mi chiama un'amica, depressa. Sta per venire da me.
Viene e inizia a raccontarmi che sta male, che si sente inadeguata...
tutto "merito" dell'ennessimo "testadicazzo" incontrato iultimamente.

IO l'ascolto e mi quasi dispiace confidarle di
quanto il mio Mister X mi ami
( anche se non è ancora ben chiaro perchè mi ami )
e del fatto che io , sebbene abbia una paura folle,
( di scoprire che non ama me, ma l'idea che si è fatta di me )
mi stia innamorando di lui. SE non lo sono già.

Mister X, con cui sognavo di passare un magnifico week end
ma che invece è partito improvvisamente per un week end lungo
ad Amsterdam con i suoi amici ( last minute ), lasciandomi sola, ma
sempre vicino a me, con continui ed affettuosi sms... :)

Insomma, la mia amica se ne va prima di cena.
Ho la febbre: 37,4 C° ...
Mi preparo una fetta di carne, una minestrina, una mela e vado a letto.

Il pc è ancora sul letto, pronto per essere usato.
LO accendo e per un'ora, ininterrottamente,
davanti a "mai dire gol"
scrivo.
Scrivo.
Scrivo.

La soddisfazione più bella di questo week end.
Oltre a quella, naturally, di vedere mia madre sorridere
e battermi 11 a 2 a scopa!!!

:)
buon lunedì!
Meg
nb: e stanotte devo fare la notte... :SSS


21.11.03

"Un'anima in fondo al canestro"

Credevo che Daniele Poto fosse uno
“scopritore di talenti” e invece ho
scoperto che è “soltanto”
un Uomo, un sognatore.

Siamo amici.

Daniele è un giornalista,
ma il suo sogno è scrivere ROMANZI.
Nel frattempo, ha appena pubblicato
una raccolta di brevi racconti.

Ha fatto tutto da solo:
scrive,
cura l'editing,
si autopubblica ( di tasca sua, cioè!)
e distribuisce le copie.

Basta mandargli un' email .
E lui, tramite posta, ti invia il libro.
Facile.
E tutto ad un "costo simbolico” ed omnicomprensivo.

Un'anima in fondo al canestro
è il titolo : racconti brevi ed intensi.

Io l’ho letto. E mi è piaciuto.
A volte ti lascia lì come davanti ad una
finestra aperta.
Altre, ti appassiona come un
dolce snack divorato in un istante.

Sono qui per invitarti a farlo: mandagli un'email.
Non te ne pentirai.

Di seguito incollo uno dei racconti tratto dal libro.

Buona lettura!
Maggie
NB: trovo entusiasmante la possibilità di scrivergli
un'email, anche dopo aver letto il libro:
Danile vuole avere riscontri,
di ogni genere... che ne pensi?
NNb: se non hai outlook, gli indirizzi a cui scrivere sono:
da.poto@tiscali.it oppure vukosava@tiscali.it

nb: ma oggi lo devo dire "Forza napoli"?
FORZA NAPOLI... checchè...apprescindere!!!
:)

" Il Dio del traffico " .
( tratto da ”Un'anima in fondo al canestro” )

Secondo me esiste un Dio molto terreno che governa il traffico e le automobili.
Perché non si potrebbe immaginare un senso, un ordine od una direzione, su questa
crosta stradale ferita, percorsa, ogni giorno, da milioni di macchine,
sfiancate dal nervosismo del guidatore; da un rombo di motore esausto;
dal suono meccanico dell’inquinamento acustico.

Deve esserci un Dio dei pedoni a far si che non siano messi sotto
dall’automobilista medio, pur camminando sulle strisce.

Un Dio che preghi per l’anima dei guidatori di Smart che
sfidano le leggi dell’impenetrabilità dei corpi e cercherebbero di
superare pure Schumacher,
se solo lo riconoscessero tra i volti anonimi delle migliaia di loro
che intersecano ogni giorno; connazionali, concittadini,
che forse abitano nello stesso immenso quartiere-dormitorio,
ma che lì, sull’asfalto, sono essenzialmente dei rivali e dei concorrenti.

Deve esserci un Dio del volante che fa si che i guidatori di due macchine
che vengono a contatto non escano dall’abitacolo e si ficchino una
coltellata nel basso ventre in perfetta contemporaneità
(perché questo è il livello dei rapporti nella società civile).

E’ lo stesso Dio che ti protegge quando sfili sull’autostrada
Roma-Firenze di giorno feriale
e c’è una processione ininterrotta
di Tir che sfiori, perché i lavori mai finiti ,
(se c’è l’inizio non è mai detto che ci sarà la fine),
hanno ridotto a due le corsie e quasi puoi toccare l’altro conducente.

E’ un Dio che non può salvare tutti, ma che risparmia molte vite
non innocenti; che ti preserva uno scrupolo quando vuoi essere
gentile e fai un frettoloso gesto con la mano e dici:
ed intanto pensi: .

Per me è lo stesso Dio che fa riposare l’asfalto la notte e gli dice:
Il senso della tua sopravvivenza è legato alla capacità di dimenticare>.

E’ lo stesso Dio che toglie la memoria a chi ha investito
ed ha negato una vita per una meccanica sbagliata, ma deve pur vivere.

E’ un Dio che mi ha dato un segnale quando traboccavo di nervosismo:
avrei voluto mettere le mani addosso a qualcuno e sono riuscito ad
avere due incidenti rovinosi a due incroci che conoscevo benissimo,
vicino casa, non rispettando la precedenza, neanche andando piano,
per danni complessivi di dieci milioni di vecchie lire. Per sfogare in due
crash la tensione accumulata e cercare di trovare un punto di fuga
in uno scontro.


20.11.03

" Vigili "

Hai presente quella scena di Flashdance
in cui lei va in bicicletta a lavoro
e si ferma ad imitare il vigile?

Beh: stamattina, piazza Venezia, io sull'autobus 85.
Per fare da lì fino a via Menghini ( 100 metri scarsi ) ci abbiamo
messo 20 minuti.

In compoenso mi sono fatta due risate
ad osservare quel vigile sulla sua pedana:
alto ( altooo??? ) piu' o meno 160 cm
agitava le mani in modo morbido e ondulato.

Ti giuro: sembrava un ballerino.

Nel frattempo,
il traffico
bloccava tutta Roma.

Vengo da una notte insonne
e la mia fantasia
è ancora a letto con la mia testa...

Ci sentiamo domani
e ...Maggie
nb: forza Napoli!!!!

19.11.03

" Oggi mi sento tutta un friccico "

Non lo so che m'e' successo stamattina
però mi sono svegliata
con la radio che suonava Bioncè
" Crazy in love".

Poi, mi sono vestita ed ho appurato che, nonostante i 2 kg messi su
"grazie" a Mister X, i pantaloni S ( small ) ancora mi vanno.

Poi mi sono fatta il caffè ( decaffeinato )
poi ho acceso la tv...
ed ho sentito il tg.
Tutto normale.

Poi ... insomma: non mi ricordo che ho fatto di straodinario
pero'
sono sicura
che già da quando sono uscita per strada
ecco...
ero già pimpante.

E poi è stato, ed è, un crescendo.

Ho preso l'autobus di corsa
e c'era un posto a sedere!
wow!
Ho letto una 15ina di pagine di
" Consigli ad un giovane scrittore "
e mentre leggevo pensavo a scene possibili
su cui scrivere.
Intanto cantavo.

Poi sono andata a prendere il secondo caffè,
al Caffè Chigi
e mi sono fatta due sane risate con Flavio e Josè.
Da oggi mi chiameranno "Signorina " e non più "dottoressa"...
SE non altro per dimostrare meno anni...
:DDDDDD

mentre camminavo per venire in ufficio pensavo e cantavo
e mi sentivo ( e mi sento )
un vulcano.
un "momento creativo" pienamente sentito.

Idee, immagini, pensieri, tutto insoieme e tutto a 3000
nella mia testolina...

Che sarà?

Non lo so...
ma è una ficata!!!!!

:)

fosse il bioritmo alto????
Fosse la luna ( crescente o calante )...
non ho nemmeno sentito l'oroscopo...
eheheheh....

Bohhhhhh... macchefficataaaaasentirsiccosìpppienidenergia!!!!

A te capita mai?????
cIao!!!!
A domani!
meg

18.11.03

" Servizi pubblici per l'impiego "

A giugno 2002 la società per ciu lavoravo mi propose di andarmene.
Con una buona uscita, mi licenziai.

Iniziai la trafila del disoccupato.
Ufficio di collocamento dietro Cinecittà.

All'epoca era appena stata varata la riforma del collocamento
ed infatti lì per lì mi proposero
di fare una specie di colloquio orientativo.
In realtà, compilai un cv preparato
e mi mandarono via.

L'altro giorno mi telefona un tipo,
del Centro Servizi per l'impiego.

Mi dicono se posso andare ad aggiornare la scheda CV
e fare un colloquio.
Certo che posso.

Ero allibita.
Da giugno 2002 ad oggi ne è trascorso di tempo.
Ma meglio tardi che mai!

Mi propone un appuntamento alle 11:30 di un mercoledì.
Impossibile, penso. I soliti deficienti...
Non posso perdere una intera giornata di lavoro
per andare ad aggiornare il cv,
a cinecittà.

Provo a chiedere di essere inserita o la mattina presto
o la sera tardi.

E lui mi dice di sì, senza porre altre condizioni.
Woh!... Non mi sembra possibile.

Controlla l'agenda e mi dice:
" le va bene sabato 6 dicembre"?

StUnf!

Di sabato?
Tra un mese quasi...
E che l'ufficio di collocamento lavora anche di sabato...
Incredibile e meglio pure perchè così posso evitare di prendere permessi.

" Perfetto" gli dico " A che ora?".

Lui mi fa:
" mi ha detto o presto o tardi, quindi le va bene alle 18:30 o alle 19 ? "

Naaaaaaaaaaaaaaa.... ma chi è qualcuno che mi prende in giro?
Non è possibile!
Nessun ufficio pubblico è aperto di sabato
alle 19...


" Alle 19 " dico.
E lui " allora va bene signora: ci vediamo il ... alle.... in via...
conferma? "

Non ho parole.
" Confermo ".

" Grazie e buongiorno" mi dice lui.

" Grazie a Voi " dico io.

E attacca.
Attacco anch'io.

Naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.....

Non è pottibbole....

Poi mi sono fatta due conti:
se ci mettono un anno e passa per
farmi aggiornare il cv
allora
è possibile
che
tra 5 anni
mi trovino anche lavoro!!!???
Allora poso anche smsttere di preoccuparmi di trovarmi un lavoro
... noooo????

o_O

Buon martedì!

Maggie


17.11.03

" Davide e Golia "



La settimana scorsa dovevo incassare un assegno circolare.


La mia banca fa parte del Gruppo Capitalia, per cui è
possibile versare in qualsiasi banca appartenga al gruppo.


Vado, la mattina alle 08:30, alla filiale della
Bebop Carire, a via del Tritone
.


Arrivo a largo Santa Susanna. Non lo trovo. Ridiscendo
a piedi e non lo trovo.
La banca, cioè la filiale Bibop , non c'e' più, quando internet diceva
di sì.


OK. Vado in ufficio? NO...Sono le 08:45.
So che c'e' una filiale della Banca di Roma sul corso.
Gli orari su internet, però, non coincidono con quelli ufficiali della filiale
vera e propria. Per cui un altro buco nell'acqua.


A pranzo ci riprovo e cambio filiale.
Vado alla filiale della banca di Roma su Via del Corso 307.


Entro e mi sembra di venire catapultata in uno di quei
vecchi film western
dove le banche hanno gli sportelli con le inferriate.
Naaaaaa.... M anca solo il rapinatore con il fucile spianato che dica:
"mani in alto: questa è una rapina!"
e poi c'e' tutto!!!
Luce soffusa giallastra, impiegati assonnati e tristi.
10 sportelli e funzionanti 3.


Tutta contenta mi avvio a compilare la distinta di versamento,
ma quando la presento allo sportello, l'impiegata
mi dice che, ahimè, i bonifici non si possono fare.


OK: altro buco nell'acqua.


Torno in ufficio. Niente pausa pranzo, niente pranzo, niente
versamento.
La mia collega ed amica, mi dice che se voglio riprovare più tardi
su via della Scrofa c'e' una piccola filiale della Banca di Roma.


Ok. Vado.
La trovo. E' piccolissima.
Due sportelli in tutto ed entrambi funzionanti.
Se allungo una mano posso toccare il cassiere.
Mi avvisa che ci vorrà un po'.
Ma gli dico che è il quarto tentativo della giornata.
E', probabilmente, una filiale per i commercianti locali.
Verso l'assegno.
Finalmente.
Piccolo è bello.


Buon lunedì!


Maggie


14.11.03

" Prova d'amore "

Ore 14. IO e Patrizio pranziamo insieme.
Girando, ci fermiamo all'"Osteria dell'ingegno", a piazza della Pietra.
Bel posto.
IO ero bruttina. Entriamo e,
STUNF!, C'E' IL "COMMESSO".
Oddio... Panico!
MI vede e mi dice " Ciao Margherita, scusa per l'altro giorno,
ma ... " ( effettivamente, lunedì mi aveva vista e salutata,
ma non credevo mi avesse riconosciuta... neanche sento
quanto mi dice perchè sono abbagliata dalla sue bellezza!
e comunque, lo vedi che si ricorda ancora il mio nomeeeee???? ).

Ero combattutissima.
Non sapevo che fare.
C'era Patrizio a fianco a me e il Commesso, bello come il sole,
sempre, in modo imbarazzante, che mi parlava, mi parlava...
ed io gli dicevo: noddai, non fa niente...
( e intanto pensavo: mi sta chiedendo scusa... proprio a me!
robba da matti!!! )

Con la scusa che dovevamo mangiare pero' avevo sbolognato
il commesso.
Non volevo, da una parte, farmi vedere con Patrizio
( da brava malata di singletudine non ti consideri mai "occupata" ),
ma non volevo nemmeno offendere Patrizio, che stava lì,
a fianco a me. Ne mancargli di rispetto.

Destino stronzo ha voluto che il tavolo per due non ci fosse.
il commesso anche stava aspettando e quindi che fai?
Non chiacchieri amabilmente con lui?
Facciamo 'sto sforzo!!!
:)

Lui è un po' tronfietto, ma è anche innocuo.
Gli chiedo delle librerie e lui mi dice tutto contento che si stanno
espandendo. Che le cose vanno bene, che ha cambiato casa e
che adesso abita praticamente a due metri dalla libreria e che
va sempre lì a mangiare...

Ad un certo punto mi accorgo che Patrizio probablmente si sta
offendendo, visto che io non li ho ancora presentati.
Inghiotto e... li presento: "Patrizio...Andrea".
Si danno la mano.

E' finita!
Il commesso squadra Patrizio. Avrà capito che stiamo insieme
o penserà che Patrizio sia mio fratello?
Comunque è finita.
Un'occasione così non mi ricapiterà mai più.

Poco dopo, ci danno il tavolo. IO e Patrizio ci sediamo.
Generalmente Patrizio allunga una mano per tenere la mia.
Ieri, niente. Chissà come mai.
Con un certo "sforzo" allungo la mia.
So che il commesso potrebbe vedermi e pensare che io stia insieme a Patrizio,
quando magari vorrebbe provarci, con me dico, ma IO allungo una mano
e Patrizio si fa coccolare.

Danno un tavolo al commesso e, tacchetè:
non gli danno il tavolo a fianco al nostro?????

Insomma, mentre io e Patrizio conversiamo amabilmente,
il commesso, che conosce tutti li dentro, fa un casino:
mentre mangia voracemnte un qualcosa di rosso,
scambia battute con l'oste ( a 4 metri didistanza ),
con la cameriera ( a 3 metri ), con due avventrici ( a 2 metri ),
il tutto da solo e dal suo tavolo.

Mentre di sguggita lo sento "sgalleggiare" con qualcuna,
penso: "Ma non era fidanzato???"

Patrizio è indispettito.
Lo chiama "guascone" e "guitto", per dire che fa il galletto nel pollaio.
Gli trova, per giunta, il mio stesso difetto: l'unisopracciglio!
:DDDDD

Io di sfuggita guardo il commesso e vedo che mentre mangia
è tutto curvo sul piatto. 800.000 punti in meno!
Non ha il gomito sinistro sul tavolo, ma mangia tutto storto.
Infine, si fa la scarpetta tutto felice, quando bonton vorrebbe...

Patrizio, al confronto, sembra un principe.

Il commesso finisce e si siede al tavolo delle due avventrici,
alle mie spalle. Venti cm da me.

Noi finiamo, paghiamo e prima di uscire Patrizio saluta il commesso,
il quale ci ede e ci saluta.
IO sono sbalordita.

Prova d'amore: mi sono tagliata anche l'ultima possibilità
( ammesso che ne avessi una, del che dubito fortemente!)
di "conquistare" il commesso: c'ho messo un po' e m'e' costata
una fatica boia, ma alla fine, mi sono "convinta" che sono "occupata".

Per me e per Patrizio: io e lui stiamo insieme.
Il principe non sta dietro l'angolo.

mammaperò: chessforzoimmanenoncredereallefavole!!!!!!

:DDDDDDDD

Buon week end!
Maggie

nb: FORZA NAPOLIIIIII!!!!!!!


13.11.03

" Le notizie "

Certo, cazzo, ma perchè proprio contro di NOI
ITALIANI
questo cazzo di attentato???

Ma non potevano, quei 4 deficienti,
andare a sbattersi contro qualche altra caserma?

I francesi stanno antipatici a tutto il mondo...
perchè non su loro???


Sono state queste le reazioni , le mie prime reazioni, nel
sentire il telegiornale stamattina.

Una sana reazione infantile e parziale.

Per me che credo il popolo italiano il miglior popolo del mondo.
IL più buono ed il più tollerante.
Che se siamo lì è solo perchè "qualcun altro l'ha voluto".
E non perchè NOI volessimo andar a fare la guerra lì.
Figuriamoci!

Ma la cosa che mi ha creato ulteriore fastidio
è stato ascoltare e leggere
come
le notizie
sono state divulgate
"dopo".

Stamattina, il TG5 ha fatto un servizio
"cronaca"
sull'attentato.
POI, attaccato, un servizio romanzato,
e, ti giuro, sembrava di vedere
il film con Robert Redford e Michelle Pfeiffer:
"Qualcosa di personale" e su come si fanno i
servizi giornalistici.

Si parlava di 3 dei "caduti", ognuno con la sua vita,
i suoi sogni, le sue aspettative, il suo modo di agire
nella vita.
Intervistati subito i parenti.
Che fanno notizia.

Ma che mondo infame è questo?

In che merda di mondo infame viviamo?

NOn potevano limitarsi
a contare i pezzi di vetro per terra al comando.
NO!
Dovevano fare le analisi del sangue di ogni ucciso.
Dovevano dire quanti siciliani c'erano.
Quanti soldati e quanti carabinieri.
E quanti civili
e quanti bambini.
E gli adulti?
I vecchi?
GLIALTRIII???

Non sono persone.
Non sono morti.
Non sono uomini.

Sono notizia: carne da macello!!!

Meg

12.11.03

" Amori ed amicizie "

Mi sono accorta che da quando vedo Patrizio ( Mister X )
in pratica, non riesco più a vedere i miei Amici.

Per un motivo o per un altro;
alla fine,
vedo sempre lui.

E' da oltre un mese che non vedo Dugdonio.
Come pure l'attore, amico di Dugdonio.

Poi, sono mesi che non vedo Rob38 e Fabrizio.

Almeno due settimane che non vedo la mie amiche Mo' e Laura.

Almeno 15 gg che non vedo la mia amica Prof.
Che, peraltro, si è "fidanzatina" anche lei, per cui
il problema è doppio.

Senza considerare che ho promesso
almeno
un aperitivo
a GPG ed a Filo,
ma il tempo è sempre risicato
e poco programmabile,per cui non riesco ancora
a vederli.

Che c'e' in programma una pizza
con Dan, ma non si sa quando.

Per non parlare di Oliva o di Ezekiel.
Di ClaLUC o di Evanlista o Mastro.
Di Nicoletta o di Barbara.
Di Anna, mestesso, la Tutor, Pensoso,
Rodr e chissà chi altro...


Adesso, poi, che hanno portato mia madre
all'ospedale,
in cui, tra operazione e degenza,
dovrà stare almeno , e dico almeno, due settimane,
ecco lì
che temo
che tutti mi manderanno a quel paese.

Ma le coppie normali, quelle in cui i due
continuano ad avere uno spazio vitale proprio,
esistono?
e come fanno a mentenere
quello
spazio vitale???

Insomma: vorrei poter vedere Mister X,
ma anche i miei amici.

Come faccio???

Buon mercoledì!
Maggie


11.11.03

" Frutto della fretta "

E' da un mese a questa parte che i ritmi
lavorativi assorbono gran parte del mio tempo.

Non riesco più, quasi, nemmeno a scrivere i miei blog
con la stessa solita "calma!.
Non riesco nemmeno più a rispondere alle email
che mi arrivano o,
se lo faccio,
le mie frasi corte e concise
vengono scambiate
per snobismo e stronzaggine.

E' solo perchè ho fretta.

Fretta di tornare a lavoro e fretta di rispondere,
scrivere,
dire,
parlare.

Ovvio che anche sul mio linguaggio parlato gli effetti
della fretta si fanno sentire.

Faccio tremila papere, oltre alle soilite duemila.
Abbrevio le frasi.
Mi sbrigo a dire quello che devo dire,
perchè temo che il mio interlocutore si annoi,
nell'aspettare che io dica quello che devo dire.

E così, alla fine, sono giunta alla creazione
di
neologismi,
tesi ad abbreviare le frasi.

Uno dei primi è stato questo.
Anzichè:
" Andiamo a mangiare una pizza?"
ho "coniato:
" Pizziamo? "

Una specie di nominalizzazione al contrario...!!!
eheheh..

Oppure, anzichè dire:
" andiamo a prendere un aperitivo ?"
io dico
" aperitiviamo ?"

Oppure, anzichè dire " andiamo al cinema ?"
io dico " cinemiamo"?

Il frutto della fretta ha dunque un aspetto creativo.

Abbreviare, accorciare, annullare le parole inutili.
Cosa che, se ci pensi, già fai, quando devi scrivere un sms.
Con il fatto che devi scrivere quello che devi in 360 caratteri
alla fine ti riduci ad essee veramente "selettivo".

Quindi, anche la fretta ha un suo, o più, aspetto positivo.
IO trovo estremamente divertente l'uso di questi "neologismi".

E anche chi mi frequenta ( e Wolverine ne sa qualcosa" ! )
sa bene quanto possano essere
efficaci,
divertenti
ed immediati!

:)

Buon martedì!!!

Maggie

10.11.03

" Cinema Cinema "

Sono andata, sabato sera, al cinema Adriano,
a piazza Cavour, a vedere "Caterina va in città".

Pur essendo in largo anticipo, l'unico posto, grazie al sistema all'avanguardia
per le prenotazioni via internet, disponibile era in prima fila.

Non sapevo come fosse in prima fila... e tutto a sinistra!
In pratica ti viene il torcicollo, perchè hai lo schermo praticamente sulla testa
ed in più è come guardare una partita di tennis:
se non guardi velocemnte a destra ed a sinistra perdi le scene che ci sono dalla parte opposta!
E ti ritrovi a dire " che c'era dall'altra parte? Non ho fatto in tempo a girare la testa!!!"

Insomma: inizia il film.

IO e Mister X ci spostiamo, quattiquatti, al centro, sempre prima fila.
Dopo un quarto d'ora, ci giriamo e vediamo due ghiottosissimi
posti in seconda fila, centrali.
Ci guardiamo, e, come se ce lo stessi dicendo, ci alziamo al "tre" e
sgattaioliamo nella fila dietro, sperando che non ci fossero nessun ritardatario!

Alziamo gli occhi ( e la testa ) sullo schermo e...
... AAAAHHHH!!! adesso sì...

Per cui, insomma, il cinema Adriano, uno dei migliori cinema romani,
intasato: tra internet, biglietti e biglietteria automatica,
c'era la fila che usciva dalle porte...
Assurdo!
Mai più, giuro!

Per fortuna il film è carinissimo.
Usare i ragazzi, adolescenti, per rappresentare la società attuale,
è ormai cosa buona e giusta.
I genitori sempre più inadeguati, i figli sempre più o meno
abbandonati a se stessi.

Il film è da vedere.

In ogni caso.

A tratti divertente, canzonatorio, parziale e disilluso,
nasconde un retrogusto amaro e triste.

Sergio Castellitto è bravissimo, al solito.
Margherita Buy ha una parte piccolissima, ma anche in quel poco
si vede e si sente.

Caterina? E' la figlia di Castellitto e Buy.
Adolescente al primo anno di liceo.

Mi sembra essere il personaggio più debole del film.
E forse è proprio quella la sua missione NEL film.
Essere debole.
Inserita in ogni ramo della "Roma bene" di oggi.

Bello, sì, bello e triste.

NB: c'e' GianFilippo ( Gianfi ), e
Giorgia ( Giorgi )e Franesca ( Franci ):
tutti i nomiglioli pariolini o palocchini...

Qualcuno lo ha paraganoto a "Ovosodo" o a "Come te nessuno mai".
Non mi sembra il caso.
Mi dirai tu se ho ragione o meno!

Il prossimo sarà "O adesso o mai più!"

Buon lunedì!
Maggie

7.11.03

" Routine della mattina "

Sai bene che la mattina
uscita da casa
la prima cosa che faccio
è
fare colazione al bar sotto casa.

Tutta accaldata,
esco nel fresco
della mattina
e mi prendo
il mio buon cappuccino caldo.

C'e' un effetto,
che ogni anno, ogni giorno,
ogni mattina, nel periodo autunnale,
compare sempre.

La goccia di mucciolo delle otto.

Sisì...hai capito bene.

Il mucciolo.
Quella goccetta di "muco"
che il naso "secerne"
quando il corpo
attraversa
sbalzi di temeperatura.

Il bello è che è
impossibile non soffiarsi.

Più non ti soffi e più tirisù!
Più tirisù
e più la goccia diventa
insostenibile
e, rischi,
di ritrovarti
con la goccia che
pende
sulla punta del naso.

Occielo... potresti anche evitare di usare
il fazzolettino
se "la prendessi "
in tempo.
Con le mani, già.
Una strizzatina veloce,
senza che nessuno ti veda.

Ma spesso la pigrizia
si abbatte
su di lei,
dico la goccia,
e quindi
ti ritrovi
a cercare
affannosamente
un fazzolettino
in borsa
o nelle tasche della giacca
e che
immancabilmente
non hai a portata di mano.

La "goccia di mucciolo"
imperversa
quindi
da quando metto piede
fuori casa
fino al dopo cappuccino.

A volte imperversa anche di più.
Soprattutto quando decido
di farmi una passeggiata
e prendere l'autoibus
un po' più lontano dalla solita fermata.

In questi casi, addirittura,
la famigerata "goccia"!
scende anche più volte
dopo
essermi soffiata il naso.

Già...

La soluzione è semplice:avere
a portata di mano
un fazzolettino di carta.
Ovvio.

ma quando ce l'hai
è
la volta buona
che la goccia
non si fa viva.

Bastardaaaaa!!!

va beh... scappo...
Mi cola il nasoooooooooo!!!!!

:)

Have a nice week end!!!!

Maggie
nb: FORZANAPOLIIIIIIIIIIIII!
:)

6.11.03

" Piano piano prende piede "

Quando ho visto che il vicino di casa
ci ha visti,
mano nella mano,
per strada
dapprima ho avuto un moto di panico.

" Oddio! E adesso chissà cosa penserà di me!"
ho pensato.

Poi, alzare la mano unita a quella di Mister X,
come a dire " Siamo fidanzatini ",
sorridendo e tutta felice come una cretina,
è stato liberatorio.

Il vicino mi ha guardata come a dire:
" lo so come vanno le cose della vita!
non ti preoccupare! anzi: ti invidio,
vi invidio
per la vostra palese felicità"

Ebbene sì, dunque,
adesso lo sa anche il vicino di casa.
Un pensionato e chissà che taglieccuci
che se ne farà!

Piano piano, Patrizio ( Mister X )
sta prendendo piede nella mia vita.

Ad appena un mese dalla nostra conoscenza,
Patrizio non si fa alcun problema a voler conoscere
i miei genitori.

Ed io glieli farò conoscere, perchè no?!
domenica
in occasione del derby!

Sento i miei spazi invasi, sempre.
La singletudine è una brutta bestia.
Ma per adesso sono quasi contenta di vederli invasi.

Per adesso.

Vivere questa cosa giorno per giorno, senza fare piani.
Mi piace!
Sono serena, tranquilla, ...

:)
buon Giovedì!



5.11.03

" Mister X ed io da un mese "

Oggi è esattamente un mese che ci conosciamo.
Io e Mister X, che da oggi chiameremo Patrizio,
ci siamo conosciuti il 5 ottobre, alle 23:20.
data e ora del nostro primo appuntamento
( al buio, peraltro ).

Ieri sera fantasticavamo su come festeggeremo
il nostro primo compimese.

Già sorgeva il problema sul quando fosse
il nostro compimese:
quando ci siamo conosciuti
o il giorno del nostro primo bacio?
Abbiamo deciso per la seconda!
Quindi l'8 ottobre festeggeremo!

E come ?
Beh, molto carinamente e stupidamente,
abbiamo deciso di "rivivere"
quel giorno ed i momenti antecedenti
il nostro primo bacio.

Il pranzo in quel posto,
la fermata dell'autobus,
io che corro via per tornare in ufficio,
lui che mi crede finita sotto ad un autobus
ed io che mentre corro sorrido e parlo da sola
dicendomi:" ma questo è matto!!!"

Mi sembra un modo carinissimo di festeggiare.
no?

:)


4.11.03

" Casa Palocco "

Domenica ho passato una bellissima giornata a Casal Palocco.
Ho visto anche il centro commerciale "Le terrazze", un posto tristissimo
tuttocemento con gente seduta a prendere l'aperitivo
( lo sai che io l'aperitivo lo vedo come un prodotto importato dai milanesi).

Gli abitanti di Casal Palocco si chiamano "palocchini".
I palocchini hanno un loro gergo ( ad es. dicono " sta senza culo"
per dire che il tipo oggetto di osservazione "ciambèrculo").

Tipi strani. I nuovi pariolini, oserei.
Gente che abita in ville plurifamiliari o meno, ma quasi mai palazzi o condomini.
Gente che veste tuttofirmato ed all'ultima moda.
Lo sapevo prima di frequentarli.

Ma dove e come fosse la località Casal Palocco
non lo sapevo proprio.

Va beh... Insomma, faccio un bel giro in quel di Casal Palocco
e che ti scopro?
Che sembra di stare su Marte.

Già: vialetti al posto delle strade, non ci sono autobus nemmeno a
pagarli oro, anche se "una" fermata, a dirla tutta, l'ho vista.

Le case sono tutte basse, tutte uguali e con giardino annesso.
Plurifamiliari.
Chiuse e protette.
Non si sente volare una mosca.
Le automobili sono pochissime.
Fermarsi agli stop è quasi un optional.
Insomma, sembra di stare a casa mia a Velletri, solo
che qui nemmeno i corvi disturbano la quiete pubblica.

La cosa piu' divertente è il campo pratica di golf all'interno
di casal palocco.

Certo: in un posto così ci vedevo giusto giusto un
galoppatoio, un campo di golf, un circolo di tennis...:)

Insomma, sono scioccata.
Soprattutto da una cosa.

Sentir dire ad una palocchina che al Hart Cafè
( un locale piuttosto "in" di Roma" sotto a Villa Panphili, credo )
sono tutti snob che non ti cagano se non sei tuttofirmato,
quando lei ha un protafoglio di non so che marca
( quello con tutti i continenti disegnati su ) che da solo
costa come tutta la roba che ho insosso anche oggi
( pantaloni, scarpem calzini, mnaglietta, ciondolo,
orecchini compresi!)

Già... io snob?

sarà!
Anzi: sicuramente sono snob, anch'io!

Maggie

3.11.03

Week end da paura

Scherzo, ma mi sono persa più volte in questo week end
che negli ultimi 5 mesi!

Che io non abbia una grande conoscenza di Roma
è cosa appurata.

Ma sabato sera, per raggiungere mio fratello sulla Palmiro Togliatti,
superando la Roma l'Aquila, ci siamo persi come due
pivelli, io e Mister X!

Insomma, da San Giovanni prendiamo la tangenziale.
Ero convinta, come lo sono ancora, che dalla tangenziale
ci sia una uscita apposita per la Roma-L'Aquila.

Quindi indico a Mister X, alla guida della sua macchina,
"sicura" le strade da fare.
Oddio...potevamo anche andare a prendere direttamente
la Palmiro Togliatti da Cinecittà,
ma se non si rischia un po', se non si cambiano i percorsi,
se non si tenta l'avventura, ogni tanto, che gusto c'e' a vivere?
male che sarebbe andata ci saremmo persi, no?
E Mister X sembrava estremamente fiducioso delle mie
indicazioni, per cui via!

Arriviamo sulla tangenziale.
Non lo so, ma credo di essermi distratta, perchè l'uscita non
la vediamo. Continuiamo o ad andare avanti, e troviamo una
uscita Tiburtina.
Dico "no: sono sicura che c'e' un'uscita Roma L'aquila!
andiamo avanti" e Miste X mi da retta, per bene.

Insomma, arriviamo all'uscita Nomentana e mi rendo conto
che abbiamo sbagliato!

Mister X prova a chiamare un suo amico per farsi dire
la strada ed io gli dico “ e dai! ce la possiamo anche cavare
da soli no”?
Mister X chiama lo stesso. Il suo amico però non risponde.
Si continua da soli!

Usciamo alla prima utile, Nomentana appunto.
Chiediamo e ci reimmettono sulla tangenziale
in direzione San Giovanni.
Quindi ci eravamo distratti! MI ero distratta!

Arriviamo ad un certo punto e ci riperdiamo.
L'indicazione Roma l'Aquila non la vediamo.
Sconsolati proviamo a chiedere e becchiamo una bellissima
coppia di vecchietti che ci dice di seguirli.
Bellissimo. Quando mi dicono "seguimi" io seguo cecamente!
E così abbiamo fatto.
Ad un certo punto,
in piena curva, in mezzo alla strada, il vecchietto si ferma.
Ci chiede di accostarlo.
Accostiamo. Ben sapendo che se ci becca una polizia
stradale altro che punti ci levano!!!
Crediamo voglia darci altre indicazioni perchè sta per lasciarci
e invece, mentre le macchine dietro ci suonavano e io credevo
che ci avrebbero travolti, il vecchietto ci da le indicazioni e
ci invita di nuovo a seguirlo.

Ma come?
Perchè darci indicazioni se possiamo ancora seguirlo?
mah... Ah…nel caso in cui l’avessimo perso seguendolo!
Ma non lo seguivamo eccome!!!

La strada era complicatissima, le macchine dietro che
ci strombazzavano aumentarono quando il vecchietto si
reimmise nel traffico senza nemmeno la freccia.
Mister X che seguiva il vecchietto tutto attento a non perderlo,
perchè le indicazioni che ci aveva dato non erano per
niente chiare...

POi, si riferma.
Oddionò!
Di nuovo, in piena curva... ma questo è matto!
Ci travolgono, penso!
...
Il vecchietto, con tutta la calma e la gentilezza di questo mondo,
ci dice che deve girare e che noi dobbiamo andare lì, poi la,
poi girare e superare il ponte etc... Ringraziamo, increduli che
la macchina del vecchietto non abbia "bozzi" dappertutto,
visto come guida...

Ok., siamo soli.
La so questa. Mi ci ero già persa.
E' dove la Roma l'aquila incrocia la Prenestina e continua,
verso Roma centro, sulla Palmiro Togliatti, ma se non stai
attento e sbagli ti perdi.

Ci siamo persi di nuovo, infatti.
Convinti che arrivassimo sulla Palmiro Togliatti ci siamo
ritrovati... sulla Palmiro Togliatti!

Che culo!!!

Quell'uscita è un incubo!

Insomma. Adesso era fatta. Secondo semaforo a sinistra,
prima rotatoria a destra e poi saremmo arrivati.

Seguo le istruzioni e ci riperdiamo.
Mi guardo intorno e non mi sembra proprio che sia quella
la strada giusta.
Casa di mio fratello non è da queste parti.
Ricordo perfettamente che la via era dritta e non piena di
curve come quella che stavamo attraversando.
Insomma, proviamo a chiedere.
Piove e in giro non c'e' un'anima.
Becchiamo una famigliola, ci fermiamo e ... non sono di
quelle parti.
Ovvio!

poi becchiamo una coppietta. benissimo.
Il tipo ci vede scettici e ci spiega due volte la strada.
Ci dice di costeggiare il cinema e di prendere la seconda
a sinistra.

Ok, ci avviamo. Mi sa che sbagliamo strada perchè non vediamo
nessun cinema.
Non so come, non so perchè ma finalmente scopriamo che
facendo il giro sbagliato abbiamo di nuovo azzeccato la strada.

Che culo!!!!

Del cinema nessuna traccia, ma l'importante è il risultato no?

Arriviamo a casa di mio fratello sani e salvi.

Narrando la nostra Odissea e di quei gentilissimi vecchietti
che ci hanno accompagnati,
scopriamo che il cinema ...era quello crollato pochi mesi fa!

:DDDDDD

Buon lunedì,
maggie