27.2.04

Non potevo ne’ volevo tirarmi indietro

Te la ricordi la ragazza moldava di cui ti ho parlato, più volte?
Ebbene, siamo ancora “legate”:
lei viene ancora da me a fare le pulizie ed io,
se posso comunque aiutarla, mi prodigo come posso.

Tempo fa mi disse che avevano problemi con la famiglia con cui convivevano.
Circa un mese fa, dal momento che il contratto
d’affitto e’ intestato agli altri,
La ragazza venne da me dicendomi che li sfrattavano.

Allora ho fatto un appello, qui ed altrove, affinché potessi aiutare
questa ragazza, sposata e con una bambina di 6 mesi,
a trovare un nuovo appartamento in affitto.
Ma non trovammo, ne' trovò nulla.
Anche rivolgendosi alle agenzie.

Hanno soldi, hanno lavoro, ma non hanno casa
e sono straieri in regola.

Io mi fido di lei, ciecamente.

E quando, sin dall’inizio, mi disse che dovevano trovare casa,
le dissi che alle brutte avrebbero potuto stare da me,
provvisoriamente, finchè non avessero trovato un appartamento.

Ieri sera, ci siamo viste.
E’ venuta da me con gli occhi lucidi.
e non credo che lo facesse per intenerirmi,
perché lo sa che l’avrei aiutata, comunque.

Disperata, perché domani mattina ,
la famiglia con cui convive, li butta fuori di casa.

Ha cercato case in affitto, anche presso le agenzie, ma credo
che non appena sentano la sua cadenza, di “straniero”,
le porte si chiudano automaticamente.

E così domani mattina verranno da me.
Si sistemeranno in una delle due camere da letto.
Devo ancora decidere se cedergli la mia, che è più grande,
o se farli stare in quella più piccola.
Certo è che da domani saremo in 4:
io, lei, il marito e la bambina piccola.

Non intendo chiedere soldi, se non quelli per le spese “vive”:
condominio, luce e gas.

Ma adesso il problema, da loro, quello di trovare casa,
divenata anche mio.


Devo trovare una casa da affittare per questi ragazzi.

Puoi darmi una mano?

Sono brave persone, lavoratori onesti.

UN appartamento di una camera, bagno e cucina sarebbe perfetto. A Roma.

SE puoi darmi una mano, ti prego, scrivimi: margheritai[at]email.it

ok?

Buon week end,
Maggie:
nb: forza Napoli, ovvio!!! J

26.2.04

" Fuori due "

Ieri sera andavo di corsa:
dovevo andare al supermercato per fare la spesa
e volevo arrivare per tempo.
Il mercoledi' i punti valgono doppi
e voglio assolutamebte prendere la pentola a pressione!

Prendo tutti i mezzi al volo:
il 628 dal corso fino a piazza venezia.
Poi sarei scesa la' per prendere qualche altro
mezzo verso il Colosseo.

Pioviccica, ma si sente.

Al Corso prendo il 628 e mi metto apposta davanti alle porte
per poter scendere al volo.
Stavo davanti alle porte da cui si sale.

Vicino a me, un asiatico, che sembrava intenzionato
a fare le mie stesse scelte.

Arriviamo a piazza Venezia: devo scendere,
perche' il 628 gira.
Come si aprono le porte, sapendo che ci sono le persone
che devono salire, mi appresto a scendere immediatamente.

Sono in torto, in quel frangente,
e quindi devo cercare di limitare il danno a chi sale.
Soprattutto sapendo che piove.

L'asiatico davanti a me, mi supera e cerca di scendere.
Lo perdo di vista, mentre cerco di fare altrettanto.

Nel frattempo una signora anziana,
con un impermeabile giallo canarino,
una "vecchietta" direi, senza offendere ovvio,
si appresta a salire
speditamente e prepotentemente
sul SUO bus.

Ed io me la vedo praticamente che mi sta per investire,
senza farmi scendere!

Allora noto che anche l'asiatico
era stato "soppiantato" dalla vecchietta.

Sono frazioni di secondo.
Rischio di restare sull'autobus e di fare tardi.

Lo sguardo mi va sul viso della vecchietta,
per guardare in faccia la persona che mi vuole "investire":
e mentre lei si fa largo,
tra noi che dobbiamo scendere e chi deve ancora salire,
noto che e' ordinatissima:
capelli pettinati, trucco, rossetto e tutto il resto.
UNa veccietta gajarda e tosta, direi.

E mentre lei entrava,
io
non riuscivo piu' ad uscire.

L'asiatico, sentendomi esclamare
"ecchee'!", diretto alla vecchietta,
che non mi aveva dato nemmeno un secondo per scendere,
mi sorride: lo vedo scendere, dall'altra parte,
arresosi anche lui alla prepotenza della vecchietta.

Fuori due!

Sorrido con lui e scendo dall'altra parte dell'autobus.

La signora e' salita mooolto prima che
io riusciussi a scendere
.

:DDD

Mitica!

Poi dici che li fai sedere
quando stanno in piedi e tu stai seduta.

Tse'!!

:D

25.2.04

" Contro "

Ho terminato il libro che mi ha regalato
il mio amico:
Daniele Poto.

" Punizione suprema. Una riflessione sulla pena di morte "
di Scott Turow.

Utilizzando uno stile molto romanzato,
il libro scorre molto velocemente.

L'autore e' fondamentalmente contrario alla
pena di morte.
Non da una spiegazione razionale.
Elenca casi a sostegno ed a sfavore.
Parla delle ragioni di chi e' contro o a favore.
Statistiche.
Pareri.
Ma di altri.

La cosa piu' interessante e' che lui si pone un ulteriore quesito,
ma che non approfondisce.
e cioe' dice:
1) Pena di morte? Contrario.
2) aborto? favorevole.
3) Guerra? favorevole.
4) armi alla polizia? favorevole.

Trova, nel suo sistema di "valori" alcune incoerenze.

E sono quelle a creargli i maggiori problemi.
ma alla fine del libro e per tutto il libro, lui
non esprime i suoi perche'.
Dice no, ma, come direbbe Mister X, non argomenta.

Me lo sono chiesto anch'io.

Io sono contraria alla pena di morte.
perch? se uccidi chi uccide, diventi tu stesso un assassino.

L'aborto.
Sono contraria, salve eccezioni.
Di metodi contraccettivi ce ne sono a bizzeffe.
Il principio e' lo stesso di cui sopra.

La guerra?
Sono contraria, ad oltranza.
Non lo ritengo, per il solito motivo di cui sopra, un metodo civile,
ne' tantomeno utile a chicchessia.

Le armi alla polizia.
Su questo ultimo problema ho le maggiori remore.
ma diciamo che se alla polizia, e ad ogni arma che miri
al mantenere l'ordine pubblico, viene insegnato il principio
di usare le armi solo per difendersi,
allora e solo allora si': sono favorevole.
Una polizia "offensiva" non la ammetto.

E' una questione di civilt?.

A domani,
maggie


24.2.04

" Un politico "

Ieri sera, la goccia che ha fatto traboccare il vaso:
Fini da Costanzo.

La "trovata" di Burlesconi di farsi pubblicita' (politica) attraverso la
domenica sportiva della Rai ( e guarda caso proprio della rai),
era scontata: subito l'avevo sgamato.
E sono tre giorni che non si parla d'altro.
" purche' se ne parli..."

Poi dicono che la Annunziata ha fatto politica:
e anche se fosse?
Lui fa quel ca...o che gli pare e la Annunziata non puo'
"difendere" le sue reti???

Comunque, ieri sera osservavo Fini ed ascoltavo
attentamente le sue parole e risposte a domande del pubblico.
- le domande erano pilotate. sembravano contro,
ma erano precise per lui! e va bene. sorvolo.
- Fini, anche, ha fatto un corso di marketing e comunicazione da Burlesconi,
cosi' come tutti quelli di destra.

Ormai, tutti loro :
hanno imparato bene come parlare e cosa dire:
- o non dicono niente;
- o rigirarano le frittate,
magari anche parlando male di qualcun altro;
- o eludono le domande;
- oppure fanno populismo, il piu' becero populismo
mai visto in Italia ed in politica negli ultimi 20 anni.

Ho sempre ammirato la capacita' di un
vero politico di "non dire niente".
Un vero politico agisce per il potere e con il poetere.

La nuova generazione,
contrariamente a quanto tutti pensano,
e', oltre che cosi', anche peggio:
perche' vogliono farti credere di essere diversi dai
politici del passato ed in piu' agiscono, parlano, comunicano
attraverso le tecniche prestabilite.

Poi ci sono gli "alter ego" di Burlesconi, la cui
funzione ? di dire solo ci? che lui direbbe... ,
e li' ti sorge un dubbio: ma la dignita' di avere un pensiero
proprio dove l'hanno messa?
persone la cui dignita' non si capisce che fine abbia fatto
o se sia mai esistita...
Per non parlare poi di altri alter ego,
la cui funzione e' solo quella di infangare, parlare male,
distruggere.

E non si rendono conto che cosi' facendo
distruggono anche l'Italia stessa.

C'e' la storia della barca di D'Alema :
la tireranno fuori fino alla fine...
Come pure il fatto che, sempre D'Alema non abbia mai lavorato ,
come se fare il politico non sia una professione...(mah!) ...

E basta.,.. ma non si accorgono di essere ridicoli...
no...non se ne accorgono...basta... oppure si'...
e continuano imperterriti nella loro opera di distruzione...

ieri sera mentre ascoltavo Fini mi sono sentita presa in giro.
Disgustata ho spento la tv per dormire.

Insomma, la NUOVA categoria dei politici e'
diventata ancora piu' "politica",
ma nel senso più dispregiativo del termine...

Stamattina ho sentito che verra' discussa la legge sul Senato federale.
E che se non passasse Bossi lascia la Maggioranza.

Forza Bossi... perche' cosi' crolla il governo.
Ovvio! Magari!

Ma parlando di politici, lui e' l'unico, tra quella marmaglia,
l'unico vero nuovo politico di questa nuova era.
L'unico, mi sembra, che ha un unico fine:
rispondere al suo elettorato,
a cui ha fatto una promessa
e sta facendo di tutto per mantenerla.

SE questo Governo cadesse, potremmo promuovere
referendum per ogni legge approvata?

Un Senato Federale...ma che vuol dire???

Chi li puo' fermare???

:/

23.2.04

" Le pretese "

Venerdi' pomeriggio.
Una strada stretta.
Un uomo in mezzo alla strada.
Arriva un taxi.

io sono alla destra del taxi.
L'uomo in mezzo alla strada è a sinistra dello stesso.

Io faccio un passo indietro, per consentire al taxi di passare.
L'uomo, in mezzo alla strada, sta guardando davanti
a se e non vede il taxi che, per passare, praticamnente lo sfiora.

Il taxi riesce a passare e la strada si libera.

La scena si completa.

L'uomo sta parlando con sua moglie.
Per questo non si era accorto del taxi.

La moglie sta "guidando" una carrozzella
e sopra a questa c'e' il figlio.
Un ragazzo, circa 25 anni.
Non capisco se il ragazzo sia momentaneamente o
permanentemente "handicappato", ma,
da come si muove su di essa,
sembra affatto imbarazzato.

La moglie si stava lamentando del taxi che per poco
non ficca sotto il marito pur di non suonare.

E invece sento il figlio dirle:

" ma come? il taxi non ha suonato per farti una cortesia!!! "

Il figlio, sulla carrozzella, si era accorto della gentilezza del tassista.

( e tutti sanno quanto i tassisti siano, per la maggior parte, molto "sbrigativi" ).

La madre era l'unica a lamentarsi.
pretendeva, solo lei, che siccome portava il figlio sulla carrozzella
tutto il mondo facesse largo.

Mi ha impressionato il figlio,
che invece
aveva "capito" e "compreso"
cio' che era accaduto.
Il figlio, nonostante tutto, aveva ancora
la capacità di notare la gentilezza delle persone.

IO ho guardato l'uomo mentre il taxi lo stava sfiornado.
Mi sono solo stupita che stesse in mezzo alla strada e
stavo per dirgli che il taxi lo stava per ficcare sotto
e che doveva togliersi
( certe volte i pedoni sono più prepotenti dei tassisti )...
quando mi sono accorta della madre e del ragazzo in carrozzella...

Mah...

Buon lunedì!

Maggie

20.2.04

" Libri "

Ultimamente sto leggendo molto.
Molto più del solito.
la mattina mi sveglio prima e leggo e cammino.

Strana cosa accade: nonostante la rapidità
che metto in tutte le cose che faccio, nel bene e nel male,
l'unica cosa che faccio lentamente, è leggere.
SE potessi, e a volte lo faccio, anche per strada,
addirittura, leggerei ad alta voce, specie se il libro è scritto bene.
E si sa quanto rallenti la lettura, leggere ad alta voce.
ma quanto è più piacevole leggere un bel libro ad alta voce???

Ho appena terminato un libro:
" Deserto " di Coetzee J. M. (Ed. Donzelli),
premio Nobel per la letteratura del 2003,
che ho regalato a mio padre per Natale e che me lo ha
raccomandato per la sua intensit?.

Me lo sono comprato e l'ho letto.

L'intensita' e' data dallo stile di Coetzze, che trovo superbo.
Un modo di scrivere che mi ha portata a comprare anche un altro sue libro,
"Eta' di ferro", per avere la conferma del suo talento.
Deserto e' intenso sicuramente per lo stilo di scrittura.
Ma anche la trama e' ben strana, a volte sembra incompensibile.
Ma ti porta alla fine in un lampo e non e' poca cosa per un testo.

Libro che leggero', non appena termino " Punizione suprema" di S. Turow,
regalatomi dal caro amico Daniele, riflessione sulla pena di morte,
anch'esso interessante..

Ho anche appena ordinato, via internet, presso le edizioni Fernandell,
" Terra rossa " di Roberto Ferrucci,
di cui lessi, tempo fa, un'anteprima del suo prossimo libro.
ed un altro libro, di un blogger, che non diro' finche' non l'ho letto.

Ma la vera grande novita' e' il mio ultimo acquisto,
fatto nercoledi' sera insieme al secondo libro di Coetzee:
Il mio primo vocabolario di italiano vero.
60 euro per il Devoto-Oli.

Giace sul tavolo della mia cucina, aperto.
In suo onore ho aperto anche un altro blog:

" Una parola al giorno "

in cui elenchero' giorno per giorno le parole che,
in una pagina del vocabolario, trovo piu' o meno
conosciute, scrivendone il significato.

Resta, nella mia libreria, un libro,
un grande libro, un libro grande
( te la ricordi la pubblicita' dei pennelli Cinghiale???:D),
per cui ho una certa venerazione e timore:
" Horcynus Orca " di Stefano D'Arrigo.

Ho letto soltanto le prime pagine ed e' piu' dificile di Camilleri.
Siciliano strettissimo...

Non so... non riesco a decidermi e leggerlo.

Sara' capitato anche a te,
( ... sarà capitato anche a voooi... di avere una musica in teeesta... )
no, di avere timore di un libro,
di averlo la', nella tua libreria e non avere il coraggio di leggerlo...

Beh, a me si'.

^_^

Buon week end!!!

Maggie:
nb: oviusly, FORZA NAPOLI!!!!!

19.2.04

" La pioggia "

Adoro la pioggia.

E da quando lavoro in centro, più di un anno prmai,
la cosa più bella è quella di
zompettare
da una pozzanghera all'altra...
zompqua zomplà!!!

Ahahah...

E qui,
dove i sanpietrini formano pozzanghere
praticamente ovunque
è una poesia!

Mentre venivo a lavoro, poco fa,
e pioveva ( piove ) che Dio la mandava
ho costeggiato il Pantheon
ed ho pensato:

" pensa a chi puo' venire a
ripararsi
non sotto un costone qualsiasi
o dentro ad un bar
o sotto alla tenda di un negozio.

E pensa a chi puo' ripararsi
sotto ai portici del Pantheon...

Così ho guardato sotto ai portici
e alle 8:15,
Piazza della Rotonda praticamente deserta,
c'era una persona,
solo una persona,
che si riparava là sotto...

SEmbrava quasi sacrilego
usare quel luogo
come "semplice"
riparo...
no?

E invece l'ho trovata una cosa
bellissima.
Di una poesia
infinita...

ED un sorriso mi è apparso sulle labbra.

Ecco.

E' la bellezza di Roma... null'altro!
Niente di più!

:)

Buon giovedì!

Maggie

18.2.04

" Il mio cuore "

E' da qualche tempo che il mio cuoricino batte irregolarmente.

NOn è tachicardia, ma delle vere e proprie aritmie.

Ebbi una cosa del genere già due anni fa,
ma dopo esami su esami, elettrocardiogrammi ed altri esami cardiaci,
non riuscimmo ( io ed il cardiologo) a capire a cosa fossero dovute.

Probabilmente stress.
Mah. E' da un po' che quando i medici non sanno cosa dire,
ti cdicono che sei stressato.
E forse due anni fa lo ero.
Forse.

Come cura, mi ordinò di prendere il Lexotan:
8 gocce la mattina e 15 la sera.

Non credo di averle mai prese, nonostante lo abbia comprato.
lessi le istruzioni e lessi che poteva dare dipendenza.
Inoltre, il problema, due anni fa, cessò da se, così come si era presentato.

Dalle analisi del sangue trovarono tracce di Prolattina...
ma nessuno seppe dirmi come mai fossero presenti.

Misteri del cosmo.

La medicina, la chimica, la logica non hanno ancora potere
sul corpo umano.
Si sà.

Sono circa 4 mesi che queste aritmie
sono di nuovo presenti.

Praticamente non fumo
( fumare una sigaretta ogni due giorni non lo chiamerei fumare).
Non bevo
( non bevo proprio, se non acqua).
Il lavoro va benissimo.
I ritmi sono alti, ma è il lavoro della mia vita e mi piace fare quello che faccio.
Attualemnte non sto facendo attività fisica, "agonistica".
MI limito a camminare molto.

Eppure lo sento, che si ferma e poi riparte di colpo.

La mattina, in ufficio. Adesso, mentre scrivo.
E alle 14 circa, quando il caffè della mattina, due caffè presi prima delle nove,
fanno effetto.
E poi la sera, a volta, quando sono a casa.

Batte male.
Ti giuro: mi sembra quasi che voglia dirmi qualcosa.

Spesso batte male e tanto che mi sento costretta a prendere il Lexotan.

Non mi direi stressata, se non per i soliti problemi "familiari".

Vorrei ascoltare cosa il mio cuoricino ha da dirmi.

Ma continuo a fare la sorda.

Preferisco far finta di niente.

Passerà.

Meg

17.2.04

" Ragazzini "

Sono due mattine che "sgrido" un gruppetto di ragazzini deficienti
che giocano a pallona per strada, la mattina.
per di più nei pressi di un semaforo...

Uno si mette da un lato della strada, uno dall'altro e si tirano la palla
facendo palombella quando le macchine non ci sono, calciando la palla.

ieri mattina, passando gli ho detto che era pericoloso.
Per loro.
Dopo 20" di esitazione hanno smesso.

Stamattina, ripassando, li ho ritrovati a fare la stessa cosa.
NOn ho detto niente, ma ho semplicemente allargato le braccia.
Uno s'e' fermato, riconoscendomi.
S'e' abbassato all'altezza dell'orecchio dell'amico dicendogli qualcosa.

UN altro si è messo a strillare qualcosa... non ho capito.
Riferito a me, certo...perchè mimava il mio gesto.
Mi sono rigirata, per capire cosa stessero dicendo,
ma senza dare loro troppa importanza.

Credo che alla fine non avessero smesso di "giocare".

IO, anche per paura di essere ulteriormente derisa o di essere oggetto di "gestualità" non gradite,
ho proseguito sulla mia strada.

Non sono ragazzini, ma deficienti.
NOn posso nascondere la loro deficienza
dietro un aggettivo, "ragazzino",... perchè qui si va oltre...

Fumano, fanno i galletti con le ragazzine che passano.
Tuttte le mattine, li vedi, confortati dal branco in cui si identificano,
cazzeggiare, strillare, fumare...

Capisco tutto.
Brutta età quella.
per cui non dico e non potrei dire nulla, a loro,
in merito a quello che fanno o dicono.
Capisco la loro competitività, che deve essere oggettivizzata...
Il leader, la pecora, lo sbruffone, ...in quel gruppo c'e'
ogni genere di adolescente insicuro...

Ma se domanimattina li ribecco lì, due parole gliele dico.
SE non vogliono pensare alla loro, di incolumità, che almeno
pensassero a quella degli altri: di chi guida e percorre le strade che
loro
rendono pericolose con i loro giochi cretini.

Che possono fare ammazzare qualcuno, che possono rendere
storpio qualcuno, che possono scatenare un tamponamento
a catena, etc etc...

E se capiscono bene. Speriamo che duri.

SE non capiscono... boh...
Che faccio?
E se dicessi loro che vado alla polizia,
ai carabinieri e li vado a denunciare?

La cosa che più mi ha fatto male
era la gente che li osservava
.

Nessuno diceva niente loro.
Ognuno di faceva il fatto suo.

La completa indifferenza.

Ma è possibile tutto ciò?

:/


16.2.04

" Ieri soccer "

Ho promesso ai miei che sarei andata a trovarli.

Sveglia alle 7.
Alle 7:25 ero al bar per la colazione.
Metro A di Re di Roma, direzione Termini.
La metro è appena passata ma ne passa un'altra dopo due minuti.
Arrivo a Termini alle 07:45.

Mi dirigo verso il bar per un caffè, visto il sonno,
apro la porta ed un'oondata di fumo mi avvolge.
Faccio un passo indietro ed esco. Niente caffè.

Mi dirigo verso il binario 17: treeno regionale per Velletri delle 08:06.
Oblitero il biglietto.
MI scelgo il vagone e poi il posto.
MI accuccio, mi sdraio. dormo.
Arrivo a Velletri alle 09:00.

A piedi, dalla stazione a casa mia,
circa 3 km. 45 minuti.
Accendo la radiolina e mi incammino.
Inutile chiamare a casa: dormono tutti, lo so.
A circa 500 metri da casa, per strada
trovo una pallina gialla, di plastica
.

E ci comincio a giocare.
Passo passo me la porto dietro, di destro e di sinistro, calciandola.
Arrivo a casa praticamente sudata.
:)

Apro la porta di casa e trovo subito papà.
Saluto mio padre: indossa cuffia di lana in testa,
si vede che si è appena alzato dal letto,
uno scialle che gli copre i reni, il pigiama.
Sembra la Befana.

:)

Salgo al piano di sopra e mia madre è già sveglia.
Così come mio fratello.
Trovare mio fratello già in piedi è proprio un miracolo.

Bene.

Mi cambio e accompagno mio fratello prima a Messa
e poi a vederlo giocare a calcetto
( alle 11 aveva una partita: ecco perchè era già sveglio!)

Mio fratello è tornato ieri notte da una faticossissima settimana bianca,
ed in campo è irriconoscibile.

Gli passano la prima palla della partita e ...la liscia.

:D

Aveva alzato il piede per fermare la palla che invece è finita fuori.

La squadra di mio fratello perde 5 a 2.

La mia sola osservazione è relativa alla "punta":
non c'e' mai un secondo palo.

Ero, tra l'altro, l'unica donna, a vedere la partita.

ma la cosa non mi stupisce.

Strano però perchè il calcetto è veramente
uno sport molto dinamico ed intelligente.
Rapido e furbo.
bello non solo da praticare ma anche da vedere.
Molto più del calcio.

Mi è tornata la voglia di giocare a calcetto.

Ed è meglio che me la faccia passare!

:D

Buon lunedì!

13.2.04

" San Valentino "

E' il mio primo San Valentino, domani.
IL primo San Valentino in cui riesco a far coincidere
il fatto d'essere innamorata,
di essere ricambiata
il fatto d'essere parte di una coppia.

E non è mica poco!!!

Ben tre cose da far coincidere.

:/

Fino a 27 anni, circa,
ho festeggiato, infatti, da
innamorata, ma non ricambiata,
non in coppia.

:/

Poi dai 27 ai 28 diciamo, sono stata
innamorata,
in coppia,
ma non ricambiata.

:/

Poi, per un bel pezzo, diciamo dai 27 ai 30,
sono stata innamorata, ricambiata,
ma non in coppia... capisciammè!

:/

Poi dai 30 ai 33 sono stata innamorata,
ricambiata,
e in coppia,
ma a distanza, per cui in 3 anni circa
non mi sembra d'aver mai passato un San valentino
accanto al mio ex amoruccio,
anche se lui dice che uno sì.
Mah... Non me ne ricordo.

:/

Finalmente, a 34 e mezzo, suonati,
festeggio.

Sono innamorata e ricambiata ed in coppia.

:)

Eppure, l'idea, domani,
di ficcarmi nel traffico per la "gita fuori porta,
dei cioccolatini a cuore, di dover festeggiare e stare seduti
in qualche ristorante romantico a mangiare...
non è che mi alletti molto.

O_O'

Potremmo studiare un San Valentino Alternativo?

^_^

Si accettano consigli!!!

Vedremo... :)))))

Buon... week end!
Maggie

nb: Forza Napoli!!!

12.2.04

" Le riunioni "

Da quando esiste questa modilità LAVORATIVA
non lo so, ma mi sembra che negli ultimi anni
fare riunioni
sia fondamentale.

Se non fai riunioni prima e dopo aver lavorato,
non si lavora più.

Non si lavora più, in pratica,
ma si fano esclusivamente, o quasi, riunioni.

La cosa più bella è fare riunioni dove ognuno deve dire
la sua cosa, tipo report di gruppo, per cui tutti insieme
si perde una giornata, ma sfruttata davvero è solo
una quindicina di minuti.

Ma superlativa è quando tu vai in riunione
e nessuno ti sta a sentire.

Ecco: trovo che questa modalità di riunione sia
la più soddisfacente in assoluto.

Una persona che illustra
e gli altri che parlottano tra di loro.

Una persona che dovrebbe illustrare ed
attende che gli altri smettano di parlottare.

certe volte pensi che mandare tutti a quel paese
sarebbe la cosa giusta.

Non lo fai.

Oggi è giovedì:
GNOCCHI!!!!!

:)

11.2.04

" In tema cani che fanno le loro cose "

Lo so che non dovrei continuare la digressione dell'altro ieri.
Ma tu, hai mai fatto caso a come i cani fanno pipì e pupù?

A parte il fatto che va fatta una distinzione anche tra
cani maschi e cani femmina, non credi?

Le femmine che fanno la pipì, si accucciano, e la fanno.
Timide e mai sconcie.

I maschi sono una forza della natura:
annusano e "seminano".
Annusano e "seminano".
Annusano e seminano.

Come se la loro vescica non avesse fondo!

Io capisco che debbano segnare il territorio,
ma certi proprio non si regolano!
:D

L'altro giorno per strada, un cagnolino, in pratica, faceva
la pipì solo sulle gambe davanti, perchè la padrona lo tirava!
:S
:DDDD

Ed è l'attegiamento quello che colpisce.

Sembra che il loro sia un dovere ed un piacere.
Un dovere perchè devono segnare il loro territorio.
Un piacere perchè sembrano "galletti" che sbruffoneggiano o
sgalleggiano in giro... :)

Invece, per la pupù il problema è comune ad entrambi i sessi.

Trovo una crudeltà quella di portare i cani
a spasso per le strade a fare i loro bisognini.

Ed a prescindere dal problema della "raccolta".

La trovo una crudeltà, perchè sembra che, per i cani,
la "questione" sia anche peggio di quanto lo sia per noi.

Prima annusano tutto lì'annusabile;
girano su se stessi, camminano alla ricerca del punto giusto
( chissà poi qual'e' e perchè il punto giusto).

Poi, trovatolo, si cominciano a guardare in giro,
come se temessero che qualcuno li stia guardando.
E lo fanno con occhi incerti, timidi, vergognosi.

Si mettono in quella posizione, che è già assurda
e implica uno sforzo d'equilibrio considerevole,
oltre che più faticosa di quello che già l'atto in se è
( sfido chiunque a pensare a quanto
sia "scomodo" fare pupù nei bagni pubblici,
in cui è oggettivo che non ti puoi appoggiare da nessuna parte!).

E quando la fanno, sembra si siano tolti un peso dalla coscienza.

Oltre che un altro tipo di peso, fisico direi.

E allora, come fa, un padrone, a far fare
i bisogni al loro cane, così, in pubblico?

Quando, poi,
e' il padrone stesso a "disconoscere" il proprio
cane proprio in quei frangenti
?

Si girano, lo ignorano; è come se dicessero
"non è il mio cane quello"!

Una soluzione alternativa non ce l'ho.
Ma trovo quella routine alquanto
crudele e umiliante per il cane.

Ecco!

10.2.04

" Un velo di tristezza"

Generalmente, quando vado via da un posto di lavoro,
ma anche quando ho terminato il liceo,
non torno mai.
Non mi va di stare con le persone,
colleghi e fare discorsi di circostanza.
Non mi va e non mi piace.

Taglio i ponti e basta.

Anche se lì avevo trovato conoscenze simpatiche
o amicizie ad hoc.

Ieri, un ex collega, mi ha chiamata per dirmi che,
andando via a giungno 2002,
avevo dimenticato lì il mio dizionario d'inglese.

E così stamattina sono andata lì, a Via castello della Magliana,
a Parco de' Medici per tornare alla XXXXXXXXXXX Italia SpA.

ERo innervosita da quanto mi aspettava.

Il citofono non funzionava per cui disperata ho bussato con i pugni,
dopo 5 minuti che stavo fuori e tentavo di suonare.

Invece l'unica persona rimasta lì, di 10 che eravamo,
è venuta ad aprirmi.

E così abbiamo fatto due chiacchiere.

La sede si trasferisce.
La società è in via di ristrutturazione.
Dipendenti in mobilità.
Alcuni mandati via senza una lira, altri invitati, altri liquidati.

I dirigenti si muovono con il posto sicuro altrove.
I dipendenti si arrabattano.
cercano nuovo lavoro, ma non se ne trova.

Il settore delle telecomunicazioni è in crisi.
E adesso più che mai.

E così, ascoltando quello che quel mio ex collega mi diceva,
mi sono rattristata, per lui, per tutti quelli che lavoravano lì.

Per quello che li aspetta, per gli impegni inderogabili,
per i figli,
per tutto.

Triste anche la sede, in via di chiusura.
Scatole e scatoloni in giro,
polvere, abbandono o quasi.

Ad un certo punto, ho preso il dizionario e sono scappata via.

Come è possibile che le società siano costrette
a fare questo ai loro dipendenti?

Io che ho scelto di andarmene, seppur invitata,
e l'ho fatto, portando con me la mia dignità di lavoratrice.

A loro non resta nemmeno quella:
la loro dignità di lavoratori e padri di famiglia
.

Maggie

9.2.04

" Message in a bottle "

Venerdì mattina, a piedi, da casa a lavoro,
sono passata in Via San Giovanni in Laterano.

E' una via stretta, per cui camminavo sul marciapiede
ascoltando "Fabio e Fiamma e la trave nell'occhio"
alla radio.

Vicinissima al Colosseo, vedo un pezzo di carta,
per terra, quasi ancorato a terra.

Passo.

Noto una scritta sul foglio.
Sovrappensiero, do' un'occhiata e intravedo:
"Stronzo"...

Torno indietro.

Mi accorgo che sotto il pezzo di carta c'e' una cacca di cane.

Leggo:

" AL PADRONE DEL CANE

(una grossa freccia in giù, come ad indicare la cacca che sta sotto al foglio )

BRUTTO STRONZO

TE LI FAREI MANGIARE

GRAN MALEDUCATO.

FAI SCHIFO!
"


Cammino avanti.

Torno indietro e prendo nota del biglietto.



IO, ormai, quando cammino per le strade di Roma,
o cammino direttamente per strada,
o, se cammino sui marciapiedi,
guardo sempre in terra.
Come se fossi depressa.

In realtà, spero solo di non essere
la fortunata acciaccatrice del regalino del giorno.

:/

Buon lunedì!

Maggie

6.2.04

" Rome Central "

Ho scoperto, grazie ad un'amica, e collega, una nuova piccola rivista.

E' uscito a gennaio il primo numero e si trova, per adesso,
nelle librerie o nelle edicole del centro di Roma.

leggo qualche pagina e la trovo estremamanete curiosa.

Perchè questa rivista, di musure ridotte ( 15 cm x 10 cm)
e di costo ridotto (2€) ha in realtà, in se, una grande ricchezza:
è scritta totalmente in inglese.

Allora, le edicole lo mettono tra le cartine di Roma, per i turisti,
ma solo perchè le dimensioni sono simili a quelle delle cartine ripiegate.
Le librerie lo mettono tra le riviste internazionali,
perchè e' in inglese.

Divisa, la rivista, in sezioni ( Discover Rome, Curiosities,
Week end, Food, Art and Culture, Shopping, Sports and Hobbies,
Horoscope, Guide), in ogni articolo mostra curiosità e dà
informazioni su Roma,
come se si rivolgesse esclusivamente ai turisti.

In realtà, scorrendo le piccole pagine,
leggendo gli articoli ed ammirando le bellissime foto, mi sono
ritrovata a scopririre di Roma
strade, vicoli, locali
che nessuna guida stampata mai ti da.
Esattamente quelle notizie della Roma Particolare che
Roma ti nasconde, sempre.

Il bello di tutto ciò è che io l'inglese non lo so.
Cioè leggendo riesco ad indovinare il senso della frase,
ma quell'inglese mi sembra che sia semplice e
di uso comune.

Per me, che al massimo ho letto i libri per ragazzi in inglese,
è una bellissima ed interessantissima fonte di lettura
ed apprendimento.

Insomma, una rivista per turisti,
ma anche una rivista per italiani che vogliano imparare un
po' di inglese ed impararando anche a conoscere
la città più bella del mondo ( o almeno per me... :) )

Roma: caput mundi!

Se vuoi chiedere informazioni, scrivi a :
info[at]romecentral.com
ok?


Buon week end!

Maggie
nb: forza Napoli, più che mai!!!
:DDDD

nb2: nell'indirizzo email di rome central, al posto di [at] devi mettere la @. ok?


5.2.04

" RELATIVITA' "

Di me ho alcune certezze.
Sono come sono.
nel bene e nel male.

Se c'e' una cosa che ho sempre saputo
è che io ed il mio modo di essere
andiamo d'accordo.

IO, come sono dentro, mi piaccio.

Posso essermi indurita.

ma io mi piaccio.

dentro.

Nessuno mi ha mai detto che sono stronza.
Mistificatrice.
Disonesta intellettualmente.

Nessuno.

Quindi, oltre alla opinione che ho di me,
se ne affianca una oggettiva.

Anche se non mi occorre il pensiero oggettivo
per sapere che sono una persona come si deve.

E ce ne vuole per convincermi del contrario.

Ecco!

4.2.04

" Ricordi d'infanzia "

E' un periodo che mi tornano in mente ricordi
di quando ero bambina, tra i 6 ed i 9 anni, diciamo.
Prima che da Segni mi trasferissi a Velletri.

Uno ad esempio è stato che mia madre, per un'intera settimana,
mi faceva indossare sempre gli stessi vestiti per andare a scuola.
Adesso mi sembra inconcepibile, ma se provo a pensare al fatto che
eravamo 3 fratelli quasi coetanei...
e che probabilmente mia madre si era "organizzata" le lavatrici,
tutto torna...

Come pure mi sono ricordata della casa che, a Segni, avevamo
immersa in un castagneto. Mediano, si chiamava.
E lì, con i miei fratelli, spessissimo, scorrazzavamo per prati,
in attesa che mamma o papà ci richiamassero.

A parte il momento delle castagne, cioè ottobre novembre,
due episodi particolari, ricordo:
Il primo legato ai papaveri.
Allora, ce ne erano tantissimi e con i miei fratelli facevamo a gara
a chi si facesse la stella più bella in fronte con il centro
del papavero. La stellina che ci facevamo in fronte....

E poi ricordo i rovi.
Andando in cerca di rovi, per trovare le more,
ci imbattavamo spessissimo in quei fiori puncicosi ma bellissimi,
che si trovano spesso nei prati.
Uhhhh...quanto li odiavo quei fiori puncicosi!!!!!!!

Invece, ad ottobre, quando le castagne stavano maturando,
era il periodo più bello.
Ho sempre amato le castagne.
Cotte, creude, arrosto, lessate, in tutte le salse
( anche se , per quanto adori il loro sapere delicato, non ho mai
amato ne' il montblanc, ne' i marron glasse' ne' la marmellata di castagne,
prodotti che snaturano il sapore della castagna ).

Ma la cosa più bella era fare a gara con i miei fratelli
a chi riusciva ad aprire più ricci con i i piedi.

Ma quante spine ci si infilavano nelle scarpe per la fretta?
E quante volte riuscivi ad aprire il guscio esterno ed all'interno
le castagne erano tutte bacate???

Insomma, i miei ricordi di bambina a Segni sono quelli che più amo.
Che più mi hanno lasciata libera.

ERo piccola, ma in quel piccolo paese, sulle montagne,
dove d'inverno nevicava un giorno sì e l'altro pure,
ho giocato e mi sono divertata come forse mai più nella mia adolescenza.

:)

Buon mercoledì!

3.2.04

" I crepuscolari "

Dopo il post sulle spille da balia, adesso parlare delle stampelle
mi fa tanto sentire una "Crepuscolare"...
Mamma mia quanto li odiavo i Crepuscolari,
loro e con le loro piccole gioie della vita...

Eppure, stamattina, quando ho dovuto stendere il bucato,
cosa di per se già non belissima e poi fatta di matttina,
appena svegli, ancora meno... ho notato una cosa che
mi ha messa di buon umore...subito!

2 Lenzuola, due federe e 3 camicie.
Due di Cazzafrullo ed una mia.

Il problema delle camicie è di lunga data.
Dipendesse da me, non stirerei mai,
se non quando è strettamente necessario.
Per cui, stendo le camicie sulle stampelle
e poi passano direttamente nell'armadio.

Insomma, stamattina cercavo u na stampella a
cui appendere la mia camicia e non ne trovavo una.

Prima ho pensato:
" Bisognerà comprare altre stampelle, assurdo!!!"

Poi sono andata in camera mia, dove c'e' il mio armadio.
Lo apro e prendo una delle due stampelle libere.

Guardo la stampella, mentre appendo la camicia, e...
leggo
"Belfe".

Come BELFE?

Io non ho mai comprato un capo BELFE.
In tutta la mia vita, giuro!

Come è arrivata qui questa stampella?
Dove l'ho presa?
Da dove arriva questa stampella?

Bah...

:DDDDDDDD

Ma tu ci pensi che anche le stampelle hanno una loro vita.
Che passano di armadio in armadio e
che spesso passano di famiglia in famiglia?

Prova a vedere le stampelle del tuo armadio
e cercane qualcuna di sicura nonprovenienza interna...

e poi dimmi se non ho ragione!!!!

OK?

Fammi sapere!!!

Have a nice day!!!

Maggie


2.2.04


" Indecisione o soldi? "

Ieri siamo andati da IKEA ( io e Mr X )
ed è stato un massacro.

A parte la piacevolissima sorpresa di incontrare Zeta
vicino alle casse, tutto il resto è stato faticoso e inutile.

Da quando Mr X vive con me si è creato,a casa,
ovviamente, un problema di spazi.
Non che lui ne occupi molto, ed infatti, sebbene strettino,
per adesso ci sta tutto.
Ma gli ultimi saldi hanno creato esigenza di spazio
anche a me
, per cui siamo andati da Ikea con
due cose da comprare:

1. una cassettiera, o un comò,
per le sue cose e, se avanza spazio, per le mie.
2. un lampadario da mettere in camera
da letto, in cui, dopo 4 anni, ancora imperversa la lampadina nuda.

Ebbene, la scelta alla fine era tra:
1. un comò davvero bello e grande.
255 euro. il mio preferito.
a parte tutto il posto si poteva cneh trovare, ma 255 euro???!!!

2. un comò sempre a 6 cassetti, un po'
più piccolo e anticato,
più in tono con casa ma che, a parte il costo, 230 euro,
era più o meno simile al precedente.

3. una cassettiera a 3 cassettoni,
più basso a 155 euro.
Mi sembrava, ad un certo punto, non solo il migliore
per via del costo, 150 euro circa, ma anche per via
della sua funzionalità ed estetica, molto simile al primo.
Certo risolveva il problema attuale, ma di poco.

4. UN comodino a 6 cassetti piccoli.
largo 50 cm circa.
Per lui era sufficiente.
Per me il problema restava, ma intanto mettevamo una toppa.
Senza contare che costava 100 euro.

Insomma, mi siedo, disperata, su un basamento.
Non sapevo quale comprare e pensa che ti ripensa,
alla fine ho deciso:
non compro niente!!!

POI, siamo andati oltre e lì iniziano le
sabbie mobili IKEA:
gli accessori vari per cui esci da IKEA con un mare di inutilerie...
e molti soldoni in meno.

Lì bisognava essere forti!

Prendiamo solo 4 tovagliette per
mangiare e un set di pentole.
Cercavo un passapomodoro ma sembra che gli svedesi non ne fabbrichino.
:S

Quasi salvi ( quelle 5 cose saranno costate meno di 20 euro)
ci avviamo alle casse e...
fila!

Naaaaaaaaaaaaa...... :)

Molliamo tutto e usciamo fuori!!!

A mani vuote.

Salvi!!!

Buon lunedì!
maggie
nb: il lampadario come lo voglio io, non c'era. nada de nada!