25.6.13

Il 2 Luglio...vicino ma lontano

Di mezzo c'è
stasera, cena con amiche.

Poi domani e giovedì normali.

venerdì mi sa che non vengo a lavoro (ferie) così studio tutto il giorno in biblioteca, anche se mi serve moltissimo leggere ad alta voce.... ma vado lì sicuro...

E poi venerdì,
che torna S.

E poi il week end.

Sabato
festa matrimonio 50 anni dei miei
(niente studio).

Una domenica di studio-chiusa.

Un lunedì,
che visto che sabato non riuscirò a studiare
me lo prenderò di ferie.

e poi martedì l'esame.

Sono stanchissima.
Stanchissima.

19.6.13

prendere o lasciare o... accettare...

Torneo,
categoria quarta.
sono arrivata terza.
nessun positivo, nessun negativo.

una partita giocata in tre ore
il giorno dopo mi ha fatto perdere dopo due game.
ciò equivale a dire che le mie capacità di recupero
sono pressochè nulle.
in più il caldo.

lenti a contatto,
forse inopportune,
perchè come ci prendevo un po' di vento
(ad esempio per andare a rete) o una piccola folata
(il vento al Le mura ci nasce)
e non ci vedevo più.

Mi rode il culo
per un solo motivo:
ho 44 anni quasi.
un fisico da 35 enne,
la testa sportiva buona,
buona capacità di concentrazione
(ieri ho trovato la stratyegia buona solo all'ultimo game)
(troppo tardi ovvio)
ma i miei occhi
si rifiutano di aiutarmi.

inutile avere braccio, stile, gambe.
se non capisci se una palla è lunga o corta,
se nn capisci dove sta la palla
perchè ti si seccano le lenti a contatto
ci sono due cose da fare:
1) smettere di giocare a tennis;
2) continuare, ma con gli occhiali.

Che si fa?

Nel match che ho vinto l'altro ieri sera
sono stata bravissima:
ho giocato bene,
sono rimasta concentrata,
ho fatto sbroccare quella povera piccola
alta 1,80 x 70 kg
che tirava certe mine che io neanche me le sogno,
ma alla fine le palle al giudice arbitro gliele ho riportate io...

Ieri, ho collassato dopo 2 game durati mezz'ora.
e poi lei usava la mia strategia di gioco:
attacco sul rovescio e volata a rete,
solo che lei usava i pallettoni alla nadal (io li odio
profondamente, quanto odio lui) e quindi le sue pallate di affondo pesavano...
mentre i miei di affondi non pesavano, lei alzava pallonetto o mi passava...
meglio di dritto che di rovescio peraltro,
al solito....

questa sorta di sudditanza che
mi inibisce automaticamente
(lei 4.1 e io 4.2) mi annichilisce...

ho provato a ricordarmi quante 4.1 ho battuto in due anni...
eppure non basta... da 4.2 mi sento già che devo perdere.

e perdo.

la soccola che ha vinto con me, peraltro, in finale avrebbe trovato una
cui ho dato 5 game l'anno scorso... e neanche giocano
perchè la mia avversaria di ieri vincerà per assenza dell'altra finalista
(neanche la fatica di farle fare due game) ...

cornuta e mazziata...

domani la premiazione..

:/

4.6.13

Complementarietà

Avevo già notato come cambiano e si invertono i rapporti
nella coppie complementari...
Chi era forte è diventato debole e viceversa.

In famiglia, la provocazione è la normalità come
stile comunicativo aggressivo.

Questa cosa sta succedendo anche a me:
da provocatrice, adesso sono io che vengo provocata,
ma non ci casco.

Mi stupisce solo la cattiveria della provocazione che ricevo.
Del tutto gratuita e inaspettata...

Non reagisco, ... la cosa mi rende ovviamente molto contenta.

Gli insulti non mi preoccupano, ma il fatto che chi giudica
in realtà giudica se stesso, mi fa preoccupare per chi mi giudica, non per me.

Sentir dire "attiro l'aggressività" mi fa pensare:
"ma non si domanda il perchè?" ... No, evidentemente...

Adesso, qualsiasi cosa dica, non rispondo più.
Non guardo questa persona, non parlo più con questa persona,
non intendo dare alcun appiglio.
a meno che non mi si rivolgano domande dirette.

Qualche giorno fa rinfacciava riconoscimento
che questa stessa persona non riconosce.

Ho realizzato peraltro che ha del tutto torto
perchè io non ero e non sono in debito, semmai è questa persona ad esserlo con me.

Mi farà bene trattenere gli impulsi.