29.7.18

Let it be

La canzone dei Beatles non c'entra niente.
Invece, questo let it be, che risuona tanto con "molla la presa" o "accetta quello che viene", senza porti in conflitto con esso, mi sembra molto più presente...
Che vuol dire "lasciar andare"?
Vuol dire lasciare che le cose che ti fanno arrabbiare smettano di farlo. Essere consapevole dei pensieri, dei bisogni, delle emozioni relative e poggiarle, non cancellarle, non evitarle, non fare finta che non ci siano. Poggiarle e vederle per quello che sono: qualcosa che passerà... perchè tutto passa e tutto scorre...
Come si fa?
Perchè tra l'essere identificati con qualcosa ed il disidentificarsi da essa passa un oceano.
Quando sei identificato, sei quella cosa e non vedi altro ed in te non c'è altro. è uno stato innaturale, perchè tu sei mooolto di più di quella cosa singola. Avresti, ed hai, una visione parziale e quella immersione totale in quella situazione non fa che facilitarne l'esserne travolti. Overhelmed, appunto...come dice Gendlin.
Il cha ha però un suo aspetto positivo: sembri essere quasi piacevolmente consapevole di tutta la rabbia, l'impotenza, la frustrazione, che quella situazione ti scatena. Ed è quasi piacevole esserne travolti, quasi come si potesse godere della propria rabbia, nel sentirla, nel viverla e nel darle ragione di essere e di esistere.
perchè devo lasciar andare?
io voglio sentirla quella rabbia, quella frustrazione.
Perchè anche essa mi fa sentire viva.
E io sono viva.
Sono fatta anche di questo, oltre che di altro.
é un po' come se, sì, devo accettarla, ma prima voglio vederla per bene...solo così mi potrei liberare, no?
Rabbia verso tutti coloro che nella mia vita mi hanno fatto e mi stanno facendo del male.
Anche se non ha più senso, perchè è latte versato, ... e chi se ne frega! 
Sarà anche versato, ma quando ho vissuto quelle ferite non mi sono concessa di provare rabbia.
Me lo concedo adesso, cazzo.
E verso le ferite che sto vivendo adesso, ...adesso io me lo concedo e voglio anche ringraziarla, questa parte di me, così attiva... Non voglio darle retta completamente, ecco...ma voglio ascoltarla ed essere comprensiva verso di lei ed essere comprensiva dei motivi per cui è così viva e del perchè della sua esistenza.
OH!

27.7.18

Cavalcare l'onda...

certo che certa gente è proprio testa di cazzo, fino alla fine.

Niente da dire.

Non posso che augurargli di morire nel suo ego spropositato.
E di morire nella sua altrettanto piccola visione del mondo.

Io ce l'ho messa tutta.
adesso devo solo sperare che mi diano retta e che vedano, nella mia richiesta, una opportunità, che possono finalmente cogliere.

Chissà se un giorno anch'io potrò dirgli che è una serpe in seno e che non condivide ... ma potrei anche aggiungere quanto mi stia profondamente sul cazzo quel suo modo di essere.

No?

Ma anche no.

Anche se dovesse "andar male", andrà bene.

vedrai.

devo solo fare più casino possibile!!!

25.7.18

Avrei potuto...

Alla fine ho deciso di rinunciare.
Mi arrendo.

bello.

Ho fatto una proposta a 3 vie.

Vediamo che succede.

Fino a stamattina non sapevo nemmeno io cosa volevo davvero e cosa fosse fattibile.

Anzi, fino a ieri, quando ho preso appuntamento, non lo sapevo.

Avevo addirittura ipotizzato di iniziare ad accettare la situazione d il fatto di non poterla cambiare.

Poi, ho visto altro.

24.7.18

Guerra o strategia?

Quanta energia ci vuole per fare guerra?
Ce ne vuole forse meno per fare strategia?


Tale ieri, quale oggi.




22.7.18

Come se...

Niente da fare.
sto da capo a 12.

Domani è tutto uguale.

Se non posso ricordarmi, in ogni momento, come posso fare per aiutarmi di ricordarmi?

Post it non posso metterne.
Pregare il cielo che a fine agosto, io possa chiudermi nel mio nuovo ufficio. Solo mio. Cazzo. Con la porta, cazzo.

Lo spostamento si farà, se Dio vuole, a fine agosto, quando io non ci sarò.
Si farà?
Quando preparo le mie cose?
Le preparo?

Restano comunque questi 10 giorni, che dovranno passare, prima che si arrivi a questo spostamento logistico. Poi, per tutto agosto starò in ferie.

Per questi 10 giorni posso provare a immaginarmi "come se" fossi già chiusa in un mio ufficio.
Devo sempre trovare il modo di ricordarmelo.

Voglio essere chiusa tra 4 mura immaginarie.

Non mi si deve parlare.

Open space di merda.

Insomma, a questa storia ci sto sotto e non voglio starci.
Cazzo.

20.7.18

Chissà...

C'è una parte di me che si sente rinata, è speranzosa che adesso le cose andranno meglio, perchè i nostri contatti si ridurranno drasticamente.

C'è un'altra parte che ha paura, anche, di quello che potrà succedere, degli imprevisti, a cui, adesso, non è preparata ed a cui non può prepararsi.

Erano due anni che mi difendevo.

Due anni che cercavo e provavo strategie di non invasione.

Arrivavo in ufficio e alzavo uno schermo che non riuscivo a tener sempre su e spesso lui riusciva a infiltrarsi, come un blob, che tutto invade e lede.

Non mi ricordavo di tutto questo, quando l'altro ieri mattina ho cliccato su "invio" a quella email.
Era più riferito alla goccia che fa traboccare il vaso, ma il vaso era pieno di "soprusi" dei due anni precedenti.

Cazzo.

Sto pensando seriamente di lasciare il posto.
Sto pensando seriamente di cambiare ufficio.
Sto pensando seriamente di non vedere più quella faccia, non sentire più quella puzza, non vedere più quelle forme.

Questa parte di me che vuole "distaccarsi" da tutto questo è proprio stanca... me ne rendo conto.
A 49 anni guadagnare 1200 euro è inumano.

Allora potrei guadagnarne ancora meno... cosa me lo impedisce?

18.7.18

Il vaso e la goccia cinese

Ieri, l'ennesima goccia cinese ha fatto traboccare il vaso.

Cosa comporta il farsi rispettare non lo so,
ma mi sento a posto con me stessa.

16.7.18

decisioni critiche

ho in testa un pensiero che gira e rigira...
really, ne girano due...anzi tre...

tutti stesso argomento.
e non è il tennis.
e non è la psicologia.
e non riguarda mio marito o il mio rapporto con lui.
e non riguarda neanche il mio lavoro come psicologa.
e non riguarda Leo.
e non riguarda i miei familiari.

una decisione che potrei prendere, che potrebbe però essere:
- o drastica
- o flessibile

Vado sul drastico?

Una mia cliente è attualmente disoccupata, perchè la sua azienda ha chiuso.
Mi dice: è un evento negativo, ma per me è positivo: mi sento libera e liberata.

Eh.

Un po' come se vendessi casa e fossi libera di andare a vivere altrove.

Ah...il mio problema non riguarda casa.

:D

14.7.18

troppe cose da vedere?

avevo già la sensazione di non saper più giocare a tennis...
ma oggi, quando ho iniziato a giocare, il dritto era completamente fuori da qualsiasi linea...

Boh...

per fortuna mi giocavano sul rovescio...

Dritti corti, lunghi, in back, ... tutti senza certezza... e tutti giocati con una marea di pensieri nella testa...

come se fossi in HD...troppe cose da vedere...anche gli occhi, la luce, il sole...

Lasciam perdere...

11.7.18

Emulare

Si dice che l'emulazione sia la più alta forma di ammirazione.

ok, va bene.

Ma copiare tutto, dal modo di camminare, all'atteggiamento delle spalle, allo scimmiottare indiscriminatamente...beh, no... questo non è emulare è cercare una identità che non hai in altri.

Ho provato un profondo fastidio nel verificare con i miei occhi questa cosa.

Già una spia mi era saltata al naso quando ho sentito dire che lei è così e che non cambia.
Non c'è bisogno d'essere psicologi per capire che è un modo di ragionare all'opposto dell'adattamento e della sopravvivenza. Inoltre, è un modo infantile, puerile e "onnipotente" che non porta da nessuna parte...

Ma vederla ieri, con i miei occhi, ... qualcosa in me si è sentito infastidito da quel vedere...

E poi quello sguardo verso i genitori?

Noi abbiamo i neuroni specchio.
ieri hanno ripreso la tipa che guardava il padre.
A me sembrava uno sguardo terrorizzato.
Uno sguardo che a me sembra a dir poco timoroso, a qualcun altro può sembrare una richiesta di protezione?

Oddio...a ben pensarci mi viene in mente l'attaccamento disorganizzato...Flight/fight/frightening/freezing...

Bah...

10.7.18

Pivella...

e poi mi sono dovuta sbrigare ad arrivare e sono arrivata trafelata
e per di più scarica, perchè l'ansia di arrivare in ritardo mi ha fatto correre sul motorino e invece sono arrivata in tempissimo.
ma non ho potuto scaldarmi e quindi ero rigida.

e qui sono stata proprio una pivella, non c'è dubbio, perchè quella di non voler arrivare in ritardo è stata una delle prime cose che ho scoperto facendo partite varie ed uno dei motivi per i quali litigavo con mio padre quelle poche volte che mi accompagnava.

soprattutto ieri non ho mai avuto la certezza di vincere.
mi sembrava sempre troppo difficile vincere. la strategia per farlo troppo difficile da attuare per me.
Quelle palle alte che mi buttavano fuori dal campo e impedivano al mio dritto di poter essere più penetrante ed al back di poter essere offensivo e non difensivo.

Il gioco per batterla ce l'ho.
ce ne ho due, veramente.
Uno è giocarle sul rovescio.
un'altro è giocarle palle da chiudere centrali in mezzo al campo e remare, perchè tanto non chiude e prima o poi sbaglia. Ma, sinceramente, non ho nè voglia, nè il fisico per mettermi a remare...
Ah...poi potrei farle una marea di smorzate... perchè è un po' grossa e tanto tanto non si muove bene in avanti, ma poi passarla, perchè i pallonetti li gioca.
E poi potrei giocarle tanti back di rovescio sul dritto perchè non la alza mica tanto bene la palla... ma questo è meglio di no, perchè poi rischio di ritrovarmi l'ennesimo pallettone da giocare... merda...

Stanotte ho pensato anche che, oltre ad una strategia di gioco complessiva, il cd game plane, avrei dovuto pensare anche ad un "point plan", perchè quando tirava il vento da destra, giocarle sul rovescio diventava giocare in un corridoio troppo stretto... mentre se il vento tirava da sinistra, era molto più facile.

certo, non giocarle solo sul rovescio... anche farla spostare sul rovescio per giocare il dritto e poi però giocarle, anticipando, una palla sul suo dritto a chiudere, se il suo dritto non fosse preciso...

ciò però solo se io ho le gambe per poter avvicinarmi alla palla e prenderla mentre sale, cosa che ieri non era.... e mi ritrovavo a dover colpire tutta con il peso indietro.

merda.

va bene.

Mi è venuto anche un po' di braccetto. un po' l'ho accusato e un po' gestito.

Ma giocare quei pallettoni è veramente da matti!




9.7.18

Ho perso e...

Primo set: 2-0 per me.
Cambia tattica. 2-2.
mi rimonta e io ci casco in pieno. Finisce il primo set 6-2 o 6-3 per lei.

Cambio di campo.
Mi siedo e mi chiedo: che cosa fa lei?
Non chiude con il dritto, non chiude con il rovescio.
Ha il toppone di dritto che odio e di rovescio un back assolutamente non ficcante.
Inoltre, gioca il rovescio in modo più sicuro, invece del dritto.
Ok: dovrei giocarle sul dritto... ma...

Io odio quel cazzo di dritto toppato che si alza e che non so giocare e mi butta fuori dal campo metri e metri.
c'era un vento della peppa...che tirava da una parte, fisso, quasi.
palle di merda, simil serci.
io racchetta con corde fionda.
Devo limitare il danno.

Le gioco sul rovescio. almeno mi gioca palle basse e insisto.
inizia il secondo set.
2-0 per me.
le ho giocato qualche smorzata e ci arriva male.
2-1 per lei, perchè ricambia gioco.
Poi vado avanti io e lei scioglie il set. Finisce 6-2 per me.

Si va al tie brek a 10. di merda.
non ho potuto neanche fermarmi un attimo.

Il tie break a dieci è una mostruosità della Federtennis: anzichè farti giocare il terzo set, siccome sei over 35, ti facciamo giocare un un tie break che già a 7 è una divoleria. a 10 diventa una specie di Machiavelli.

Ho avuto matchball a 9-8 per me, poi a 11-10 e poi a 12-11.
non sono riuscita a chiudere.
poi ne ha avuto uno lei e ho sbagliato io.
fine.

il mio gioco non è fatto per i topponi.
se avessi avuto altre palle, una racchetta normalmente accordata, avrei potuto farle più smorzate, senza timore di mandare la palla a napoli.

di fondo, questa è una chge fa tornei su tornei.
che di tiebrecconi ne fa a iosa.

Indi...

Anche il tie break a dieci va allenato.

Ho perso lì. nel non saper giocare il tiebreak a dieci. quella ha fatto almeno altri 5 tornei. si vede che è una praticona. ma non gioca da sempre. avrà imparato da poco. quel cazzo di dritto arrotato è roba di maestri recenti...

ma sono stata brava ad analizzare il match, a capire cosa fare, a cambiare...
brava!!!

mi rode il culo perchè ho perso... ma se la ripiglio, non le faccio giocare un dritto, se non per farle fare 10 metri!!!

:DDDD

e lei è uscita dal campo lamentandosi con il GA perchè è assurdo fare un incontro come  il nostro al secondo turno. ha anche ragione.

e poi era insolitamemte intelligente... e anche questo mi fa rodere il culo.

adesso sto facendo una gugolata per capire chi è e che fa. non la trovo. ho trovato solo un profilo fb e mi sembra la classica libera professionista... fighetta brutta... :(

Poi parlo con il responsabile del Circolo e rifiuta la mia offerta.
fanculo.
loro e tutto il resto.

c'era una volta il tennis.. questi cazzo di top ti prendi rischio zero e crei anche problemi...

In campo per me!

Quando gioco un match devo ricordarmi le seguenti 5 cose:

  1. devo fare piccoli passi per avvicinarmi alla palla
  2. colpire la palla sempre mentre sale o nella prima fase di discesa o all'acme. per ricordarmi questa cosa devo ricordarmi che per sciare devi prendere velocità; per tirare un buon colpo non devi fare scendere la palla ...anzi più scende e più aumenta il rischio che la sbagli, quindi più la anticipo e meglio è!
  3. a volte mi capita di cambiare impugnatura del dritto. O perchè sono tesa o in funzione del punto e non mi accorgo che la cambio. se sento rigidità di qualche tipo, questa è una delle cose che devo controllare;
  4. la tensione muscolare la posso notare anche da dove sta la punta della racchetta...se la punta è bassa sono rilassata, se è alta sono tesa.
  5. se gioco il back di rovescio in modo poco efficace o se prendo la palla mentre scende o la faccio entrare troppo, devo ricordarmi di usare la mano sinistra per tirare indietro la racchetta.
  6. nel servizio devo ricordarmi di impattare quanto più la palla è in alto e non farla scendere tanto.
Devo ancora capire cosa mi succede quando colpisco il dritto stando lontana dalla palla. forse è perchè sono stanca o altro. Chissà.

Troppo fico.
:)


6.7.18

Basta girare il letto!

A volte, un problema che sembra insormontabile, si risolve grazie ad un nuovo punto di vista.

La difficoltà è vedere nuove possibilità!

:)