22.9.24

Accettazione?

 Mai, come nell'ultimo periodo, mi sto rendendo conto di quanto sia importante l'accettazione e di quanto sia presente in terapia, sin dal primo atto, dal primo compito che assegno.

Da una parte, sono felice di stare comprendendo questa cosa. Dall'altra non so quanto io sia capace di averla davvero "passata", per come è, non per come vorrei che fosse. 

Esercizi di esposizione a parte, infatti, tutta la mindfulness è accettazione, a partire dalla sua definizione, ma tra il dire ed il fare, passa ..

E così vorrei anche fare ricorso al suo contrario, l'evitamento, che forse è un altro modo, meno teorico, ma più immediatamente comprensibile... ed a riconoscerne la presenza ..

Insomma, il mio lavoro mi piace e quando vedo le persone sciogliersi e ripartire, è una figata. Molto probabilmente queste persone erano per lo più fuse, con credenze e/o idee su di sé. 

Mentre tutto quelli evitanti sono lì, che lottano.

Tanto i pesi arrivano, passano e se ne vanno e tornano. Così come torni nel momento presente ogni volta che arrivano, oppure li lasci arrivare, senza farci a botte...

Ieri ho fatto cose difficilissime, le mie reazioni non erano controllabili dato il contesto.. 

eppure li vedevo, lì davanti a me, tutti a lottare, a non volere, ecc ecc ... a ricorrere a etichette o altre categorizzazioni che credono possano aiutarli ...